Ucciso Vittorio Arrigoni, volontario canturino rapito a Gaza
Vittorio Arrigoni, il volontario canturino rapito a Gaza, è stato uccio. Il suo corpo è stato trovato privo di vita all'interno di una casa. Sembra sia stato soffocato. L'avvertimento dei rapitori (un gruppo estremista salafita) si è concretizzato...
Vittorio Arrigoni, il volontario canturino rapito a Gaza, è stato uccio. Il suo corpo è stato trovato privo di vita all'interno di una casa. Sembra sia stato soffocato. L'avvertimento dei rapitori (un gruppo estremista salafita) si è concretizzato, così come annunciato nel video postato su youtube ieri. Il video ritrae Vittorio - 36 anni canturino - bendato, con un lato del volto tumefatto e rivoli di sangue che scendono sulla guancia da sotto la benda nera. Una musica araba accompagna le forti immagini, mentre alcune scritte (sempre in arabo) intimano al governo di Hamas di liberare alcuni detenuti salafiti in cambio della liberazione del giovane canturino. Altrimenti entro 30 ore Vittorio Arrigoni sarà ucciso. Così è stato.
Il rapimento - E' avvenuto a Gaza dove Arrigoni, volontario e attivo pacifista, figlio del sindaco di Bulciago Egidia Beretta, si trova da circa 3 anni. Scene drammatiche quelle del video, ma la madre non ha voluto sottrarsi alla visione del filmato. Vuole capire cosa stia succedendo. Vittorio è stato rapito alle 10 ore italiane (11 ore locali), probabilmente prelevato dalla sua abitazione.
Il video - Nel video postato su YouTube da "This is Gaza Voice" si legge che Arrigoni è accusato di diffondere "i vizi occidentali" mentre altre scritte accusano il Governo Italiano di fare guerra contro l'Islam. In queste ore i famigliari di Vittorio si stanno mobilitando per approfondire la situazione e comprendere quali siano gli sviluppi della vicenda.
Chi è Arrigoni - Come si legge sulla sua pagina Facebook "Vittorio Arrigoni e' principalmente un attivista per i diritti umani dell'International Solidarity Movement". E' nato il 4 febbraio del 1975. Nel 2008 si è recato nella Striscia di Gaza come volontario e lì ha iniziato a fare il corrispondente per il Manifesto. In questi anni ha scritto un diario che è poi diventato un libro "Restiamo Umani".