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Cronaca

Villa Saporiti, le opposizioni: "Impreparazione e allarmismo sulla neve". E Cotta (Pd, delega al Bilancio) firma il documento

Lui, signorilmente, conferma spiegando la sua posizione. Ma obiettivamente il fatto che sull'interpellanza rivolta alla presidente della Provincia, Maria Rita Livio, e presentata dai consiglieri di opposizione di Lega, Provincia Civica e Forza...

Lui, signorilmente, conferma spiegando la sua posizione. Ma obiettivamente il fatto che sull'interpellanza rivolta alla presidente della Provincia, Maria Rita Livio, e presentata dai consiglieri di opposizione di Lega, Provincia Civica e Forza Italia per le polemiche sul “piano neve” compaia anche la firma di Ferruccio Cotta, eletto nella lista del Pd e consigliere delegato al Bilancio e al Personale, è obiettivamente un inedito. Tra l'altro, l'interpellanza depositata dai gruppi di minoranza è tutt'altro che tenera nei confronti della gestione complessiva della (ora piuttosto sfumata) emergenza neve.

Tutto nasce, si ricorderà, dal comunicato stampa fatto inviare qualche giorno fa direttamente al dirigente del settore Strade, Bruno Tarantola, nel quale si annunciava che – a causa dei tagli romani ai fondi delle Province – Villa Saporiti non avrebbe potuto garantire salatura e spalatura delle strade provinciali in caso di nevicate. Ora la nevicata è arrivata. Non abbondante come in teoria annunciato dal meteo, ma comunque capace di lasciare ampi strati bianchi soprattutto in collina e in montagna. I mezzi spalaneve, in realtà, sono riusciti a garantire una discreta viabilità quasi ovunque. Ma la gestione complessiva della vicenda ha suscitato dubbi e critiche, ora confluite nel documento siglato dalle opposizioni e anche da Cotta, consigliere di maggioranza e “assessore”.

“Il comunicato del dirigente del settore viabilità, Bruno Tarantola, in data 27 gennaio 2015 – si legge nell'interpellanza - dietro un tono apparentemente asettico e burocratico, recava un messaggio dagli effetti inutilmente allarmistici, paventando di fatto, in caso di precipitazioni nevose, il blocco della circolazione stradale della Provincia di Como a causa dei tagli alle spese correnti previsti dalla Legge di Stabilità per l'impossibilità di operare interventi di sgombero neve e trattamento antigelo sulla rete viaria provinciale”. Subito dopo, nel documento si citano esempi di altre Province, nello specifico quella di Sondrio, dove a dispetto dei tagli è stato approntato un piano di emergenza “da 1,5 milioni di euro per i 400 chilometri di strade gestite dalla Provincia”.

Poi ecco, il passaggio diretto al dirigente Tarantola che “in primo luogo, pur assieme ai competenti uffici della Provincia, avrebbe ben potuto farsi carico di predisporre per tempo i necessari atti tecnici, amministrativi e finanziari finalizzati alla concreta attuazione di un analogo piano di interventi antineve, invece di emettere inutili comunicati stampa allarmistici, seminando disorientamento e falsi allarmi”.

Infine, l'interpellanza si chiude con la domanda alla presidente Livio circa “quali interventi intenda assumere per addivenire alla urgente predisposizione di un piano di pronto intervento che eviti gravi disagi ai cittadini, favorisca la messa in sicurezza delle arterie viabilistiche e assicuri i servizi essenziali di sgombero neve e spargimento sale”. Seguono le firme di Maria Grazia Sassi (Forza Italia), Gianni Rusconi (Lega Nord), Emanuele Mambretti (Provincia Civica) e – vera novità – quella del consigliere eletto con il Pd e detentore della delega al Bilancio, Ferruccio Cotta. Il primo caso politico, dunque, riguarda proprio lui. “Volevo stimolare un confronto generale e avere tramite l'interpellanza la possibilità di far esprimere a tutti il proprio pensiero sulla questione per capire come si intenderà intervenire in futuro – spiega Cotta, smorzando le tinte dell'anomalia – Non è tanto una bacchettata sulle mani al dirigente, ma spero che si riesca a ottenere la possibilità di spiegarci e di dire quali saranno le modalità di procedura per il prossimo futuro. D'altronde problemi di soldi ne avremo sempre di più in Provincia e quindi avremo bisogno di avere una regia precisa sulle azioni. Ora ne discuteremo pubblicamente”. Stessa linea espressa da Maria Grazia Sassi: “La politica dà l'indirizzo e arriva fino a un certo punto, assumendosene le responsabilità. Poi spetta ai tecnici completare il quadro. Però non devono esistere “caste” o intoccabili da nessuna parte. Ora, sul caso neve, spetta alla presidente Livio, ora, dire fino a dove è arrivata la sua azione e da dove invece sono intervenuti i dirigenti. Il ruolo di Cotta? Sì, è particolare ma la sua intenzione è soltanto chiarire la situazione”.

Per concludere, va dato conto di quanto espresso tramite Facebook dall'altra consigliera forzista Domiziana Giola che non ha firmato l'interpellanza, e ha definito come “facile e meschino” il tiro al bersaglio verso il dirigente Bruno Tarantola. Aggiungendo: “In Provincia si sta cercando di far ricadere la responsabilità di scelte politiche sbagliate sui dirigenti. Ma delle due l'una: o la presidente non ha il controllo degli uffici motivo, per cui un dirigente può inviare una lettera a tutti i sindaci della provincia a sua insaputa, o la presidente era perfettamente a conoscenza della lettera e adesso gioca allo scaricabarili. Poi, che un consigliere provinciale con delega al Bilancio (Cotta, ndr) interpelli la Presidente su temi di propria competenza, non si è proprio mai visto”.

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