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Cronaca

Villa Erba: via la direttrice, arriva il colosso Usa. Manfredi: "Ma il polo ha pesanti difetti"

Sì, la notizia "vera" - e oggetto specifico della Commissione comunale andata in scena oggi pomeriggio a Palazzo Cernezzi - sarebbe il via libera incassato da Villa Erba (di cui il Comune è socio-proprietario per il 7%) alla modifica della...

Pesantissimi i dati sul peso del fisco per le casse di Villa Erba: Manfredi ha rivelato che il polo espositivo deve pagare 500mila euro di Imu arretrate e 330mila euro annui tra Imu e Tasi, "tutto perché nel 1986, quando ancora queste imposte non c'erano, fu dichiarata un rendita catastale eccessiva, assolutamente sproporzionata, che oggi ci costringe a versare cifre 10 volte superiori a quelle, per esempio, che paga Fiera Milano per le stesse cose. Abbiamo presentato un ricorso per cambiare radicalmente questo stato di cose, siamo fiduciosi di ottenere ragione". Il presidente del cda di Villa Erba ha poi confermato che, rispetto alla delibera con cui qualche anno fa una parte dei soci proprietari si impegnò per una ricapitalizzazione di 5 milioni, in realtà dopo la prima tranche da 3 milioni, la seconda non s'è vista. Poi Manfredi ha parlato del piano di sviluppo della struttura che dovrebbe partire proprio grazie ai risparmi ottenuti dalla moratoria sul mutuo ("Anche se il fatto che Villa Erba sia indebitata ben oltre il dovuto è evidente").

E a questo punto è arrivato il punto forte dell'intervento di Manfredi. Che ha elencato uno a uno i punti (enormi) di debolezza del polo fieristico, che oggi vede i matrimoni di lusso indiani, americani e russi produrre addirittura il 30% circa del fatturato annuo ("L'estate scorsa un indiano ha voluto rose per 90mila euro e tutto il resto dell'evento è stato su quel livello").

"Moltissimi operatori fieristici o congressuali vengono a vedere la struttura - ha detto Manfredi - Tutti dicono "bella, bella, bella", perché è evidente che Villa Erba è un luogo unico per paesaggio, tranquillità, contesto. Ma alla fine, quasi nessuno la sceglie per il proprio evento". villa-erba-1Il come mai è presto detto: "I difetti sono pesanti: i padiglioni sono stati costruiti non con obiettivi generalistici ma per esporre bene la seta e il prodotto tessile in generale. E questo ha fatto sì che il polo nascesse con caratteristiche che non si prestano assolutamente a fiere con materiali pesanti che dall'esterno devono essere portati all'interno. A volte i materiali non passano nemmeno dalle porte, che sono troppo piccole. Addirittura, la portata dei pavimenti del salone centrale arriva al massimo a 600 kg per metro quadrato, mentre ora tutti i poli fieristici arrivano a 1.600 kg per metro quadrato. E poi non esiste una sala convegni già attrezzata, ogni volta bisogna portare le poltrone - 1.500 per il plenum del salone centrale - con un dispendio di forze e di soldi letteralmente buttati via. Inoltre, manca un vero palco, un tavolo per i relatori, per cui al cliente riesce impossibile vedere il prodotto finito e va altrove. Per questo ora è vitale entrare in un grande network mondiale, come può garantire l'accordo con Smg che ha 40mila dipendenti, è proprietaria di 83 quartieri fieristici nel mondo e ne gestisce altre 120. Si tratta di una collaborazione e non dell'affidamento della gestione".

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