Videotest di una mamma e due reporter sui pasti del Comune: vince (e bene) quello trasportato
Ma alla fine, come si mangia davvero oggi - alla vigilia della possibile rivoluzione del punto unico di cottura - nelle mense scolastiche gestite dal Comune di Como? Un primo esito (molto parziale, purtroppo, a causa dell'unica mamma...
Ma alla fine, come si mangia davvero oggi - alla vigilia della possibile rivoluzione del punto unico di cottura - nelle mense scolastiche gestite dal Comune di Como? Un primo esito (molto parziale, purtroppo, a causa dell'unica mamma presentatasi stamane per la prova menu alla primaria di via Fiume) è arrivato alle 12.30 o poco più. Cioè quando, una ventina di minuti dopo che dal portone dell'istituto sono arrivati i contenitori con il pranzo previsto oggi in tutte le scuole e preparato all'esterno (molto vicino a dire la verità: nella cucina di via Briantea), nella saletta preparata ad hoc le parole hanno lasciato spazio a forchette e coltelli. Con un di più: la comparazione, almeno per quanto riguarda il primo piatto, con una identica porzione cucinata proprio in via Fiume. A sorvegliare l'andamento dell'assaggio la responsabile comunale del servizio ristorazione, Luciana Mazza, oltre a Ivana che ha gentilmente riempito i piatti (oltre che dei cronisti a sbafo, come nel caso del sottoscritto) della mamma Allegra Fisogni, due figli tra i quali uno iscritto proprio alla seconda classe della scuola in questione.
Oggi il menu prevedeva: pasta al pomodoro con ragù di verdure (75 grammi, calcolati per gli alunni delle primarie), 38 grammi di mozzarelline (5 in tutto) e pomodoro tagliato (100 grammi), oltre ad acqua naturale "made in rubinetto Acsm Agam" e 50 grammi di pane. Il pasto cucinato in via Briantea ha varcato la soglia di via Fiume alle 12.10 ed è stato servito 25 minuti dopo circa. Al netto delle ulteriori manciate di secondi trascorse per le foto di rito alla "mamma-cavia", la prima forchettata di pasta è arrivata a destinazione attorno alle 12.40 almeno. Poi hanno fatto seguito mozzarelline e pomodoro. Il giudizio della mamma (che potete sentire integralmente nel video) è stato di gradimento senza obiezioni per gusto, calore, quantità, qualità. Si è invece incrinato nel confronto con il secondo piatto di pasta con identico sugo, questo cucinato proprio in via Fiume: fusilli paradossalmente meno caldi, ritenuti un filo troppo cotti e - qui il parere è di chi scrive - dal gusto leggermente meno convincente.
Vista la carenza di genitori espressamente invitati per l'assaggio, abbiamo svolto anche noi il test assieme al notissimo fotoreporter Carlo Pozzoni (il cui giudizio, come per la signora Allegra, è contenuto integralmente nel video). Sintesi: promozione anche da parte di Pozzoni su tutto (pasta divorata, con scarpetta), giudizio positivo da parte nostra sulla portata giunta da via Briantea, mentre un po' meno - non per la qualità, sempre evidente, delle materie prime - quanto sul gusto finale per i fusilli cotti direttamente in via Fiume.