"Potrebbe non esserci una soluzione immediata, si sta facendo di tutto per far tornare le famiglie nelle abitazioni ma questo deve accadere in piena sicurezza". Così si è espresso attorno a mezzogiorno il comandante dei vigili del fuoco Mario Abate, al termine del sopralluogo condotto assieme ai suoi uomini negli appartamenti del palazzo di via Manzoni 12 dove ieri sera si sono aperte fessurazioni nelle pareti. La situazione, dunque - sebbene sia assolutamente prematuro tirare conclusioni di qualsiasi tipo - sembra decisamente complicata. A stamane le 55 famiglie sfollate ieri sera non avevano ancora ottenuto alcun via libera per ritornare nei propri alloggi, anche se i vigili del fuoco hanno coordinato per tutta la mattina gli accessi dei proprietari e degli inquilini ai rispettivi appartamenti per recuperare abiti e generi di necessità. Già da ieri sera, il Comune di Como ha messo immediatamente a disposizione alcuni posti letto d'emergenza al Don Guanella, molti altri hanno trovato accoglienza da parenti e amici mentre una minoranza ha comunque preferito pernottare in albergo.
Ingente lo spiegamento di forze nei pressi del palazzo, con agenti della polizia locale a garantire la sicurezza e la sorveglianza e i vigili del fuoco - in coordinamento con i tecnici del cantiere per l'hotel in costruzione accanto al condominio e con l'amministrazione comunale - impegnati tutta la mattina in verifiche e ispezioni sia negli appartamenti, sia nella zona dei lavori. Per quanto riguarda possibili legami tra il cantiere per l'albergo e le fessurazioni - nesso ad oggi non provato in alcun modo ufficialmente - sempre il comandante dei vigili del fuoco ha confermato che sono in corso approfondimenti specifici perché, in linea teorica e vista l'adiacenza delle zone in questione, non sono escludibili a priori. Una parola definitiva in un senso o nell'altro verrà però unicamente dall'esito dei sondaggi in corso sulla causa delle lesioni, che si estendono dal piano più alto fino al primo del palazzo, soprattutto nella zona centrale.
