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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Variante Tremezzina, Braga e Guerra hanno (quasi) sempre ragione

Un dato, per ora, effettivamente c'è: sulla Variante della Tremezzina hanno (quasi) sempre ragione Mauro Guerra e Chiara Braga. Ieri, un'altra prova significativa anche se ancora non decisiva. Come noto, finora i due principali problemi irrisolti...

Mauro Guerra (PD) eletto alla Camera dei DeputatiUn dato, per ora, effettivamente c'è: sulla Variante della Tremezzina hanno (quasi) sempre ragione Mauro Guerra e Chiara Braga. Ieri, un'altra prova significativa anche se ancora non decisiva. Come noto, finora i due principali problemi irrisolti nella vicenda della maxi-infrastruttura lariana erano due: il vincolo per gli enti locali coinvolti, tramite Anas, di essere in grado di far partire materialmente i cantieri entro il 31 agosto prossimo, cosa sostanzialmente impossibile allo stato dei fatti. E poi la mancanza ancora di un centinaio di milioni sui 330 previsti (210 sono stati garantiti dal governo la scorsa estate, una ventina è stata messa sul piatto in autunno dalla Regione). Nello scetticismo generale - anche nostro, certo - già un anno fa vennero sollevate molte perlessità sul fatto che l'esecutivo Renzi inserisse la Variante tra le opere contenute nello Sblocca Italia. E, invece, questo avvenne il 30 agosto 2014. Il secondo punto in discussione, almeno fino a 24 ore fa, riguardava proprio la questione dei tempi vista la "tagliola" del 31 agosto 2015 indicata dal decreto per far partire i cantieri. Guerra, assieme a Chiara Braga, negli ultimi mesi ha spesso fatto sfoggio di sicurezza sul fatto che quel termine vincolante venisse "ammorbidito". E alla fine, in effetti, ieri così è stato: il governo ha infatti limitato alla "semplice" approvazione del progetto entro quel termine, con successiva indizione della gara nei successivi 60 giorni, i termini da rispettare. Una boccata d'ossigeno obiettivamente non da poco.

chiara-braga“Con il decreto interministeriale firmato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e dal Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan - si legge nel comunicato ufficiale diffuso da Guerra e Braga - Il Governo definisce gli adempimenti il cui mancato conseguimento determinerebbe la revoca dei finanziamenti alle infrastrutture previste dal decreto Sblocca Italia”.

“In particolare – chiariscono i deputati comaschi del Pd – per la variante della Tremezzina il decreto prevede che il rispetto delle scadenze del 30 aprile e del 31 agosto 2015 si intende soddisfatto con la presentazione da parte di ANAS al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del progetto definitivo ai fini della sottoposizione alla Conferenza dei Servizi e con l’approvazione del progetto definitivo e la pubblicazione del bando di gara entro 60 giorni dalla chiusura della Conferenza stessa. Questa previsione, come avevamo ampiamente preannunciato e ribadito - concludono Guerra e Braga – consente di salvaguardare il finanziamento e di completare in tempi adeguati l’iter che dovrà condurre alla realizzazione della variante della Tremezzina. Infatti, le condizioni previste risultano già soddisfatte, essendo anche da tempo insediata, dal 10 dicembre scorso, la conferenza dei servizi. Si conferma così la scelta di finanziamento da parte del Governo e la volontà di realizzare l’opera”.

Insomma, finora Guerra e Braga hanno quasi sempre sfruttato al meglio la posizione privilegiata di parlamentari del territorio nei rapporti con il governo amico. Ora - magari con la collaborazione ulteriore del Pirellone - manca l'ultimo tassello: reperire i milioni mancanti. Ce la faranno i "vostri eroi"?

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