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"Una vita da social": Facchinetti, De Sfroos, Gian Battista Galli e Pallacanestro Cantù parlano ai bambini delle scuole

Questa mattina in piazza Cavour incontro organizzato dalla Polizia di Stato insieme al Ministero dell’Istruzione chiamato “Una vita da social”. Erano presenti le classi elementari della scuola di Lurago d’Erba e del Santa Chiara di Albate. Il...

Questa mattina in piazza Cavour incontro organizzato dalla Polizia di Stato insieme al Ministero dell’Istruzione chiamato “Una vita da social”. Erano presenti le classi elementari della scuola di Lurago d’Erba e del Santa Chiara di Albate. Il tema, come si intuisce dal titolo, è stato incentrato sul potere del web. A parlare delle problematiche e dei benifici di internet c’erano il cantante Davide Van de Sfroos, Franesco Facchinetti, Gian Battista Galli dei Sulutumana e la Pallacanestro Cantù. L’obbiettivo della mattinata è stato quello di inculcare nei bambini un pensiero: fare in modo che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie, siano fermate definitivamente.

Al giorno d’oggi, infatti, anche i più piccoli nascono con i pad e i-phone a portata di mano, e rinchiudendosi in casa non riescono a cogliere il vero senso della vita, come ha spiegato DJ Francesco: “Il web è il più importante mezzo di comunicazione al mondo, più della radio, della televisione e dei giornali; bisogna dunque utilizzarlo con giudizio. Voi a 9 nove anni non dovete usare i social network, è una cosa stupenda avere degli amici veri con cui parlare e giocare con cui confrontarsi, perché saranno loro a darti una mano nella vita. Le cose più belle nascono dai rapporti umani, quello che conta nell’esistenza dell’uomo sono le amicizie e la famiglia. Internet per i bambini deve essere conoscenza e sapere, fino ai 18 anni io i social non li farei usare a nessuno”. Dello stesso pensiero anche il cantautore comasco Davide Van De Sfroos: “ Quando hai un dubbio, oggi schiacci un bottone e risolvi il problema, ai miei tempi dovevi andare a casa a prendere l’enciclopedia, però bisogna farlo molto coscientemente perché l’imprevedibile è sempre dietro l’angolo”.

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