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Cronaca

Un terreno a rischio crollo e una strada comunale chiusa a tempo indeterminato. Lo sfogo dei residenti: "Paghiamo le tasse anche noi"

Da domenica 30 ottobre via Valeria a Como è chiusa per pericolo di frane o smottamenti. La strada in questione è quella piccola via più o meno parallela a via Bellinzona, che parte da Monte Olimpino, vicino alla svolta per andare alla clinica...



Da domenica 30 ottobre via Valeria a Como è chiusa per pericolo di frane o smottamenti. La strada in questione è quella piccola via più o meno parallela a via Bellinzona, che parte da Monte Olimpino, vicino alla svolta per andare alla clinica Villa Aprica, e sbuca più in basso, a poche decine di metri dall'intersezione con via per Cernobbio. Il terreno a rischio smottamenti e distacchi di terra e sassi è privato. I residenti dei vicini condomini - in ognuno dei due palazzi abitano sei famiglie - hanno allertato i vigili del fuoco i quali dopo avere riscontrato l'effettivo rischio, hanno avvisato il Comune di Como. Risultato: via Valeria è stata chiusa da metà in giù per salvaguardare l'incolumità di chi vi potrebbe transitare a piedi o in auto. Il guaio è che trattandosi di un terreno privato spetta ai proprietari intervenire per metterlo in sicurezza. Il Comune, però, da quanto si è appreso non intende fare nulla se non, forse, sollecitare il privato. Tuttavia l'amministrazione potrebbe intervenire in autonomia e poi esigere il pagamento delle spese sostenute al privato. Ma non sembra che niente di tutto questo sembra sia destinato ad avvenire. E disagi per i residenti sono inevitabili. Da qui il loro sfogo. Qui di seguito le lettere di due residenti, Matteo Gianola e Andrea Caruso.

Matteo Gianlola


Dopo numerose segnalazioni sulla mancata manutenzione della strada in cui risiedo via Accorciatoia Valeria sia per il verde sia per il mantenimento dell'asfalto che, oggi, sembra sempre più simile a un groviera, questo in aperta violazione non solo a quanto previsto dall'articolo 14 del vigente Codice della Strada ma anche della consolidata giurisprudenza in materia, con la chiusura della stessa, pur se a scopo cautelativo, non è più possibile sorvolare sulla mancanza di attenzione che si è continuamente rivolta a questa via e ai cittadini, che con le loro tasse contribuiscono a mantenere in piedi le istituzioni, che vi risiedono. Ma veniamo al punto.
Domenica sono stati allertati i Vigili del Fuoco da due miei condomini per una situazione di pericolo, dovuta a un possibile smottamento, nel terreno attiguo al condominio di via Valeria 8, dove risiediamo. Correttamente sono stati allertati i competenti uffici comunali che hanno bloccato la strada a scopo cautelativo.
Il tecnico inviato, con molto garbo (è ironia questa), alla domanda riguardante le tempistiche di ripristino della situazione ha ventilato "vent'anni"... sì, esattamente vent'anni o, comunque, un tempo assai lungo poiché il terreno pericolante è situato in una proprietà privata e quindi il comune non ha intenzione di buttare soldi per la messa in sicurezza e per il ripristino della viabilità in una via che interessa solo due condomini.
Queste sono le parole di un personaggio che è stipendiato con denaro pubblico, ci tengo a sottolinearlo.
Ora, la strada è buia, perché da anni stiamo segnalando il cattivo funzionamento dell'illuminazione, invano; la stessa ha un manto stradale completamente degradato e bucato, poiché mai abbiamo visto alcun intervento di manutenzione in questi anni; verso l'alto la strada è a singola carreggiata, con l'impossibilità di transito di due autovetture... mi spieghino i tecnici come fare a mantenerla come unica via di accesso, carrabile e pedonale.
A tutto questo aggiungiamo che la chiusura della strada non risolve il problema, mantenendo il rischio inerente al terreno pericolante a carico dell'immobile in cui noi abitiamo e che, comunque, il comune avrebbe il potere e il compito di mettere in sicurezza se il proprietario fosse irreperibile o inadempiente come già è stato fatto, male, per lo smottamento avvenuto in circostanze analoghe nella parte bassa della via nel novembre 2014 anche se dopo diversi mesi.
La mia preoccupazione, poi, riguarda anche mia figlia che ha solo quattro mesi e che non solo subisce la chiusura della strada verso Villa Olmo, visto che mia moglie non ha l'auto, riducendole la possibilità di uscire ma anche il pericolo che potrebbe correre se la situazione non fosse portata in sicurezza in tempi brevi.
Allego alla presente un piccolo reportage fotografico della situazione attuale sia della strada, sia del terreno indicato, sia degli stabili lì presenti ad uso e consumo vostro e dei media che leggono in copia.
Contando in un vostro pronto riscontro e in una soluzione veloce alla situazione di rischio creatasi porgo distinti saluti

Andrea Caruso





Leggo e sottoscrivo lo sfogo del vicino Matteo sulle condizioni della nostra via Valeria, anche se non essendo stato presente al colloquio con il dipiendente comunale, nulla posso dire in merito alla discussione da lui riportata.




Vorrei qui sottolineare come la vita nella via sia diventata un paradosso di se stessa. Se da una parte infatti la poca o nulla manutenzione del manto stradale gioca a nostro favore visto che le autovetture di passaggio non vengono lanciate a velocità di circuito, dall'altra, la situazione del verde (con illuminazione connessa), si sta trasformando dal motivo per cui noi ci siamo andati a vivere, in un incentivo a lasciare.

Basta passare in questi giorni verso le otto di sera per rendersi conto di quanto poco ospitale e potenzialmente pericolosa sia la via. I motivi principali sono appunto la cura del verde e l'illuminazione. Paradossalmente infatti, la ragione per cui si é scelta questa locazione (almeno la mia) é proprio il verde, che grazie alla poca cura di chi dovrebbe esserne addetto, oggi rappresenta un potenziale pericolo. Nel primo tratto di strada, in cui il percorso segna una S, i rami sono cresciuti ed avvolti alle lampade, e pur lasciando trapelare un po di luce, la rendono soltanto visibile per uno o due metri sottostanti, lasciando nel buio fitto il restante tratto fino al prossimo lampione. Gli alberi tra un lampione ed un altro sembrano non essere mai stati tagliati, o addirittura nel tratto dove inizia il rettilineo sembrano essere stati tagliati appositamente per creare una sorta di tunnel per far passare le macchine, lasciando nel buio piú completo il tratto di strada interessato. Si può facilmente comprendere lo stato d'animo di chi percorre quella strada tutte le sere a piedi nel sentire il motore di una macchina alle spalle, o nel vedere delle ombre in lontananza di persone che vengono incontro. Senza arrivare a pensare a malintenzionati si può capire il disagio di chi passa per quella strada, ma non c'è bisogno di un'eccessiva fantasia per paventare i pericoli che si nascondono in quel tratto.
Purtroppo la situazione del verde è intimamente connessa a quella dell'illuminazione, che é particolarmente fioca, o, come nel caso del lampione davanti al civico 8 in cui sono residente, intermittente con lunghi momenti di spegnimento e brevi tratti di illuminazione da almeno 2 anni ormai, lasciando l'entrata ed il tratto di strada più largo fino a quel punto, completamente al buio.
Anche se ci trovassimo di fronte a del verde che cresce su terreni privati, non é forse il comune che deve garantire la sicurezza dei cittadini? Parlando con un vigile del fuoco sabato scorso proma che chiudessero la via, mi veniva detto (non ho pero' verificato) che esiste un regolamento comunale per cui le piante devono restare ad una certa distanza dal suolo pubblico.

Forse il fatto che ci siano soltanto due condomini ed una quindicina di gruppi famigliari non meritano l'attenzione di una via centrale, ma resta il rischio degli abitanti di una via che fanno i conti anche con il disagio legato a velocità incontrollata da parte dei passanti, uno scarico di acque nere a cielo aperto, il verde della parete collinare di fronte non curato che toglie luce alla palazzina.

A questo punto mi viene da chiedere, ma il comune non ha ricevuto oneri di urbanizzazione per le due palazzine? ma I residenti non pagano le tasse come tutti gli altri? allora perche ignorarli ed aspettare che succeda qualcosa di irreparabile anziché occuparsi di ordinaria manutenzione?

Termino allegando un paio di foto scattate (con il flash, provate ad immaginare senza cosa si vedeva!) intorno alle 20, lasciando a voi le considerazioni del caso. Ringraziando per l'attenzione

Distinti saluti

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