Ufficio bike sharing chiuso all'improvviso, il giallo della mail. Butti: "La giunta chiarisca"
Il caso dell'improvvisa e inaspettata chiusura dell'ufficio in via Volta, a Como, del servizio di bike sharing è approdato in consiglio comunale. D'altronde, in molti, e ovviamente in modo particolare gli utenti del servizio, sono rimasti...
Il caso dell'improvvisa e inaspettata chiusura dell'ufficio in via Volta, a Como, del servizio di bike sharing è approdato in consiglio comunale. D'altronde, in molti, e ovviamente in modo particolare gli utenti del servizio, sono rimasti piuttosto spiazzati dal calo definitivo della serranda sul punto vendita delle tessere. L'ipotesi delle difficoltà economiche dei privati nel sostenere le spese, e in particolare l'affitto della sede (curiosamente di proprietà del consigliere comunale Alessandro Rapinese), oltre alla chiusura dell'ufficio appresa senza alcuna comunicazione ufficiale almeno fino al giorno prima, hanno convinto l'esponente di Fratelli d'Italia, Marco Butti, a chiedere formalmente lumi alla giunta sulla vicenda e sulle eventuali ripercussioni sul servizio e sugli utenti (nel video, i dettagli).
Tutto questo anche perché la società che gestisce il servizio, nelle ore scorse, ha inviato ai clienti una lettera dove la soluzione alternativa prospettata è ridotta a generici "nuovi progetti relativi allo sviluppo e al potenziamento della rete vendita più dinamica e accordi con gli uffici turistici della città". Tutte possibilità che però, che nella stessa missiva - piuttosto incredibilmente - vengono ancora definiti "in fase di studio", sebbene con l'obiettivo di integrare in futuro "i nostri canali già attivi, ovvero il sito e-commerce (bicincitta.tobike.it dove è possibile acquistare nuovi abbonamenti o rinnovare il proprio) e la nuova applicazione Bicincittà (di seguito il link per scaricarla bicincitta.tobike.it/qrcode/storedirector.html)".