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Cronaca

Ufficiale, i privati hanno chiesto al Comune la riedificazione della casetta

L'avevano preannunciato venerdì scorso, non appena letta l'ordinanza con cui il Tar di Milano aveva ripristinato a tutti gli effetti la validità della concessione di occupazione del suolo pubblico data dal Comune di Como alla società Chops. E...

L'avevano preannunciato venerdì scorso, non appena letta l'ordinanza con cui il Tar di Milano aveva ripristinato a tutti gli effetti la validità della concessione di occupazione del suolo pubblico data dal Comune di Como alla società Chops. E stamattina, infatti, i rappresentanti della società hanno già depositato la formale richiesta all'amministrazione di riedificare dal primo luglio la famosa casetta apparsa e poi rimossa con la forza da Palazzo Cernezzi all'imbocco della passeggiata "Amici di Como". Ormai la quantità di colpi di scena di questa vicenda è paragonabile soltanto a un film di James Bond e stamattina il documento "planato" sulle scrivanie comunali non ha fatto eccezione.

In sostanza, la Chops ha fatto valere le parole dei giudici milanesi con cui - in attesa di entrare nel merito della vicenda a novembre - è stato stabilito che non era regolare l'annullamento della concessione da parte di quegli stessi uffici comunali che il giorno prima avevano invece concesso il via libera al posizionamento della casetta. Dunque, dal 25 giugno scorso - giorno dell'ordinanza del Tar - è come se tutta la vicenda fosse tornata al momento in cui il Comune ha concesso il posizionamento della casetta, senza alcun annullamento successivo del provvedimento. Quindi, ecco che la Chops oggi ha chiesto ufficialmente la riedificazione della struttura in legno a partire dal primo luglio.

Per quanto riguarda l'amministrazione, un no alla richiesta appare oggi impossibile visto che origina dal Tar. Quindi gli uffici si limiteranno a chiedere ai privati una lunga serie di adempimenti tecnici e burocratici prima di dare l'okay definitivo. Non è escluso, in questo senso, che per la questione paesaggistica venga riconvocata una Conferenza dei servizi ad hoc, con la presenza della Soprintendenza. Insomma, nelle prossime ore potrà ancora accadere tutto e - forse - il contrario di tutto, su quello spicchio di lungolago.

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