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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Tremezzina, Italia Nostra rilancia i dubbi sull'opera e attacca Dotti: "Siamo con Minosi"

Non è passato inosservato il documento con cui il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Francesco Dotti, poche settimane fa ha letteralmente chiesto al governo la rimozione della soprintendente regionale Valentina Minosi per le criticità...

Non è passato inosservato il documento con cui il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Francesco Dotti, poche settimane fa ha letteralmente chiesto al governo la rimozione della soprintendente regionale Valentina Minosi per le criticità espresse formalmente e in più sedi ufficiali, sull'attuale tracciato della Variante della Tremezzina perché troppo impattante sull'ambiente (l'articolo integrale è consultabile cliccando qui). Oggi riceviamo e pubblichiamo dall'associazione Italia Nostra una risposta all'azione di forza dell'ex sindaco di Argegno con cui non soltanto si difende totalmente l'operato dell'architetto Minosi, ma si ribadiscono le forti perplessità sul progetto attuale della nuova infrastruttura, in attesa di vera e propria "sentenza" da parte del governo dopo i mancati via libera precedenti. Di seguito, il documento integrale di Italia Nostra siglato dalla presidente della sezione di Como, Fiammetta Lang (nella foto sotto), e condiviso con la presidente del Consiglio regionale lombardo dell'associazione,

Libeskind-Fiammetta-LangÈ inaccettabile l’atto con il quale il Consigliere regionale lombardo Francesco Dotti, in data 11 novembre, pone la questione della realizzazione della variante sul piano personale e chiede la rimozione dell’architetto Valentina Minosi, accompagnando la richiesta con apprezzamenti e considerazioni lesive della dignità e della competenza del responsabile della Soprintendenza per le Belle Arti e il Paesaggio della Provincia di Como.

Italia Nostra esprime pieno sostegno all’operato dell’architetto Minosi e della Soprintendenza e condivide le osservazioni contenute nella lettera inviata al governo in data 23 novembre dal Prof. Stefano Della Torre, direttore del Dipartimento di Architettura, ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito del Politecnico di Milano.

tremezzina-torre-spurano-2In sostanza la Sovrintendenza attraverso il suo parere:

• ha applicato l’art. 9 della Costituzione che recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio ed il patrimonio storico ed artistico della Nazione”. Considerando l’irreversibilità della trasformazione che avverrebbe dalla realizzazione dell’opera, la valutazione avviene in particolare a tutela della comunità locale che dalla fruizione del paesaggio ricava un indotto importante: l’impatto della compromissione del paesaggio non è stato valutato in nessun documento.

• non ha negato la possibilità di realizzare l’opera, che ha l’indubbia utilità di decongestionare una situazione viabilistica pesante, ma ha altresì segnalato tutte le criticità del progetto che avrebbero dovuto essere superate nel progetto definitivo prima di poter dare parere favorevole (evitando di lasciare la questione alla definizione di premialità sul progetto esecutivo da inserire in sede di bando di appalto integrato).

• ha segnalato la necessità di un approfondimento su diversi aspetti del progetto: la relazione paesaggistica è insufficiente in un contesto di “lago più bello del mondo”, di tutela dell’UNESCO rispetto al vicino Sacro Monte di Ossuccio e in presenza di fondi pubblici italiani ed europei spesi per la valorizzazione culturale e ambientale dell’area da molti anni; l’inserimento paesaggistico relativo alle sottostazioni elettriche, alle reti paramassi, alle barriere fonoassorbenti e ad altre strutture di servizio accessorie appare non adeguato; il carattere minimale, accessorio delle mitigazioni ambientali immaginate non è sufficiente; la rigidità del tracciato per i vincoli legati ad ampiezza della sagoma e raggi di curvatura non permette alla variante di adattarsi alla morfologia della zona. tremezzina-ponte-perlanaSi tratta di una serie di valutazioni che sono state progressivamente formulate anche da Italia Nostra intervenuta in sede di Valutazione di impatto ambientale con osservazioni. In particolare:

• Italia Nostra ha sottoposto un’osservazione in data 10 aprile che andava proprio ad indagare le criticità del progetto e suggeriva una serie di approfondimenti puntuali da svolgere prima di arrivare ad una decisione definitiva;

• Le associazioni Italia Nostra, Legambiente, La Cruna del Lago, Territori-Natura Arte Cultura, Chiave di Volta, Iubilantes insieme alla Curia di Como in data 26 maggio hanno inviato ai Ministeri delle Infrastrutture e dei trasporti; dell’Ambiente, tutela del territorio e del mare; delle Politiche agricole, alimentari e forestali; dei Beni, attività culturali e turismo un documento congiunto in cui esprimevano perplessità rispetto al tracciato e chiedevano di considerare tutte le possibilità progettuali per arrivare alla soluzione meno impattante possibile;

tremezzina-torre-spurano• Le considerazioni sull’unicità del paesaggio della Tremezzina e sulla necessità di tutela sono state confermate dall’iniziativa delle associazioni Italia Nostra, La Cruna del Lago, Territori - Natura Arte Cultura , Chiave di Volta, Comitato viabilità Tremezzina che nella giornata dell’11 ottobre hanno promosso una giornata di visita ai luoghi su cui dovrebbe insistere la realizzazione della variante, prima nel tratto di Mezzegra, poi in quello di Sala Comacina-Ossuccio, a cui è seguito un incontro per spiegare alla cittadinanza le questioni aperte e irrisolte. Infine constatiamo che la Regione Lombardia nel suo decreto di VIA si allinea nel suo parere, rilevando che: “La componente paesaggio, in ragione della natura dei luoghi universalmente riconosciuta di assoluto pregio (come rilevabile dalle osservazioni presentate oltre che dai pareri acquisiti, e comunque non sottaciuta dallo stesso s.i.a.), costituisce l’elemento di maggiore attenzione nell’ambito della valutazione. (…) L’opera in progetto, in parte a causa di un livello di approfondimento progettuale non compiutamente idoneo a motivare adeguatamente le soluzioni progettuali adottate, (in particolare ci si riferisce al mancato approfondimento delle alternative progettuali ed alle opere di mitigazione e inserimento ambientale) allo stato attuale costituisce elemento di forte criticità in riferimento al quadro paesaggistico tutelato da numerosi provvedimenti normativi e amministrativi. (…) Ribadita la criticità del progetto rispetto alla componente paesaggio, si ritiene che sia necessario prevedere, ai fini di una valutazione di compatibilità ambientale positiva, modifiche e prescrizioni al progetto, anche con riferimento alle diverse possibili ipotesi progettuali sopra indicate, atte a mitigare gli impatti rilevati”.

Per queste ragioni auspichiamo una profonda revisione del progetto alla luce dei pareri espressi dalla Soprintendenza, il cui operato dovrebbe essere oggetto di encomio anziché di censura.

Con l’occasione inviamo cordiali saluti,

Italia Nostra, Sezione di Como

Il Presidente

Fiammetta Lang

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