Tra Legge di Stabilità e grana paratie, i fab four del Pd a Maroni: "Non smembrerà il lago"
I fab-four del Partito Democratico di Como - i deputati Chiara Braga e Mauro Guerra, assieme al consigliere regionale Luca Gaffuri e al segretario provinciale Angelo Orsenigo - hanno presentato questa mattina i punti forti della Legge di Stabilità...
I fab-four del Partito Democratico di Como - i deputati Chiara Braga e Mauro Guerra, assieme al consigliere regionale Luca Gaffuri e al segretario provinciale Angelo Orsenigo - hanno presentato questa mattina i punti forti della Legge di Stabilità approvata in mesetto fa. Un tour democratico che, attraverso i parlamentari di ogni regione, sta toccando tutta Italia e che oggi ha visto la tappa lariana. Domani, peraltro, come ha spiegato Orsenigo, le sedi del Pd di Bregnano-Vertemate, Lomazzo, Cantù, Guanzate e Albiolo saranno aperte dalle 10 alle 12 "per chi volesse conoscere e approfondire il lavoro fatto a Roma, le misure in vigore e le ricadute sul territorio".
"Questa Legge di Stabilità - ha detto Chiara Braga - è stata sviluppata tenendo presenti due fronti in particolare: mantenere i conti in ordine e nel contempo creare maggiori possibilità di sostegno agli investimenti pubblici e privati per aiutare la ripresa delle economia, il tutto mantenendo nei fatti l'impegno della riduzione delle tasse sui cittadini e sugli immobili, come dimostrano l'eliminazione dell'Imu, della Tasi sulla prima casa, delle imposte sui terreni agricoli per i terreni montani e sugli imbullonati, tra le altre. Accanto a queste misure, inoltre, i bonus per le ristrutturazioni e per le riqualificazioni energetiche, oltre a quelli per gli acquisti di mobili e i 500 milioni stanziati per riqualificare le periferie dei capoluoghi e delle città metropolitane possono avere forte incidenza positiva anche sul nostro territorio".
Guerra, dopo aver rivendicato "i 2 miliardi di risorse, gli 80 euro mensili per gli appartenenti alle forze dell'ordine e le 5.500 assunzioni previste nel 2016 per la sicurezza dove Lega e centrodestra tra il 2009 e il 2011 avevano diminuito di 3 miliardi i fondi", ha sottolineato anche "i 16,8 miliardi di euro usati per disinnescare le clausole di salvaguardia ereditate dai precedenti governi, per un totale di 22 miliardi di euro tra diminuzione del carico fiscale esistente o e contenimento di quello programmato".


Dove il deputato e sindaco di Tremezzina ha usato parole meno diplomatiche è stato sul tema delle cosiddette Aree Vaste, ossia le aggregazioni istituzionali e territoriali che dovranno sostituire le moribonde Province. "Como e il suo territorio non si faranno sbranare - ha affermato - Il punto imprescindibile per ogni nuova aggregazione è e resterà l'integrità del lago, poi vedremo se "sposarci" con altri soggetti oltre a Lecco ma il riferimento resterà il Lario. Se la proposta della Regione, che certamente ha la competenza per farla, fosse oltre ogni ragionevolezza e volesse disintegrare il territorio, il governo sicuramente interverrà".
Sulla stessa linea anche il consigliere regionale dem, Luca Gaffuri (che da commercialista ha plaudito molto agli interventi romani su ammortamento dei beni strumentali al 140%, futuro abbattimento di 3,5 punti dell'Ires, provvedimenti per l'edilizia e la nuova formula del leasing abitativo). "Sulle aree vaste - ha concluso Gaffuri - Maroni ha preso l'ennesima cantonata (il progetto di riordino veniva ipotizzato in Cantoni dal governatore, ndr). L'unica idea di fondo è salvare Varese e per fare questo viene usata la provincia di Como come uno spezzatino per far sempre quadrare i conti. Ma questa politica da noi non sarà mai accettata".