Tra Craxi e Pd, i socialisti sferzano l'insostenibile leggerezza politica dei partiti
Fare il sunto di una riunione-conferenza stampa dei socialisti è sempre impresa titanica: solitamente, sono tante mini-conferenze stampa quante sono i protagonisti. Quella svolta stamattina al Circolo "Willy Brandt" non ha fatto eccezione, anche...
Fare il sunto di una riunione-conferenza stampa dei socialisti è sempre impresa titanica: solitamente, sono tante mini-conferenze stampa quante sono i protagonisti. Quella svolta stamattina al Circolo "Willy Brandt" non ha fatto eccezione, anche se un dato di fondo c'è: l'aspirazione sostanzialmente condivisa da tutti i partecipanti di trasformare il circolo in una sorta di interlocutore e mediatore politico-analitico tra l'amministrazione comunale e la galassia di sigle e movimenti di area, in virtù della storia dei singoli protagonisti e della Storia in sé del Garofano e dei suoi eredi.
Angelo Soccio
E mentre il segretario cittadino del Psi, Angelo Soccio, ha auspicato la confluenza totale dei socialisti nel Partito Democratico, arrivando a intravedere "in Renzi la politica craxiana degli anni '80, contro il grigiore e l'immobilità del Pd a livello periferico, lontano dall'attivismo del segretario nazionale" - tesi, però, tutt'altro che condivisa dai rappresentanti provinciali del partito - il presidente del "Willy Brandt", Giuseppe Doria, ha presentato ufficialmente il lungo documento che anticipammo con questo articolo, traendone le tre linee di fondo.
"Il rilancio del ruolo di capoluogo della città di Como, l'accompagnmento della sua vocazione turistica e il sostegno al fondamentale mondo produttivo e industriale del territtorio - ha affermato Doria, peraltro tesserato Pd - Questi sono i 3 cardini che mettiamo al centro della nostra riflessione, destinata a proseguire nei prossimi mesi. Non vogliamo dare risposte, intendiamo offrire suggerimenti e proposte per un contributo attivo e concreto rivolto al centrosinistra comasco".
Anche l'ex sindaco di Como, Sergio Simone, ha insistito sulla necessità di "mettere fine alle divisioni della sinistra, che appartengono a un'epoca ormai superata; l'obiettivo è ricomporre una grande area culturale e politica per il bene della città e del territorio".