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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Terza media in visita alla villetta dei profughi. Un consigliere: "Non avrei mandato mio figlio"

La terza media di San Fermo della Battaglia viene portata dal docente in visita ai profughi ospitati in una villetta a 3 piani a Cavallasca, già al centro di molte polemiche al momento dell'arrivo degli extracomunitari. E il consigliere comunale...

La terza media di San Fermo della Battaglia viene portata dal docente in visita ai profughi ospitati in una villetta a 3 piani a Cavallasca, già al centro di molte polemiche al momento dell'arrivo degli extracomunitari. E il consigliere comunale di Forza Italia a Cavallasca, Vittorio Belluso, insorge letteralmente.

belluso"Questo è il primo passo verso un insegnamento generale che si vuole dare ai nostri bambini e che non bisogna sottovalutare - dice Belluso - Il problema non sono i 22 extracomunitari in sé, che sembra siano anche brave persone. Il punto è che si tratta di persone venute in Italia senza documenti, senza permessi, senza prove sanitarie. Dunque non vedo quale esempio educativo possano rappresentare per i nostri bambini a scuola, dove forse andrebbe spiegato meglio il concetto di legalità. Mi pare un'iniziativa profondamente sbagliata e non ho problemi a dire che se mio figlio fosse stato in quella classe non l'avrei mai mandato nella villetta di Cavallasca. Il razzismo o la xenofobia qui non c'entrano nulla, vorrei solo capire cosa possono imparare quei ragazzi dall'esempio di persone venute in Italia clandestinamente e che vengono mantenute per mesi a spese della collettività. Delle quali, peraltro, non sappiamo nulla su molti altri aspetti".

Poi l'affondo conclusivo: "La verità è che anche il concetto di integrazione non ha nulla a che vedere con iniziative del genere. Con queste trovate si preparano semplicemente i nostri giovani ad abbassare l'attenzione su certi temi perché un domani possano diventare elettori di una certa parte politica. Alla base c'è la stessa filosofia che ci porta a togliere la carne di maiale dalle mense, i crocifissi dalle scuole, i canti a Natale. E posso dire che contro questa cultura mi batterò con tutte le forze che ho, per difendere le mie tradizioni, la mia cultura e le radici culturali della nostra civiltà". E mentre il deputato della Lega Nord, Nicola Molteni, porta il caso in Parlamento e chiede l'intervento del provveditore, la responsabile del plesso di San Fermo che fa parte dell'Istituto Comprensivo Como Prestino-Breccia offre una visione dei fatti radicalmente diversa. "Il docente della classe aveva i contatti con il Comune di Cavallasca che ospita questi extracomunitari nella villetta e voleva semplicemente far conoscere questa realtà ai ragazzi, senza nessuna valutazione politica - spiega la responsabile dell'istituto di San Fermo - In terza media si studiano i problemi del Terzo mondo, la globalizzazione e in questo percorso si inserisce anche l'inizitiva di oggi. Nessuno vuole strumentalizzare nulla. Forse il consigliere comunale avrebbe fatto meglio a venire da noi a parlare. Tanto per dire, a marzo, nell'ambito di una collaborazione con la Protezione Civile, siamo andati a piantumare il Seveso e sono venuti anche i profughi che hanno fatto giardinaggio assieme agli studenti. Noi ai ragazzi insegniamo il valore della solidarietà, senza alcuna altra strumentalizzazione. La scuola è una cosa diversa dalla politica, non c'entra nulla con le divisioni dei consigli comunali. A noi interessano le persone, non quello che ci sta dietro. Comunque a fine giornata sicuramente parlerò con il docente e con i ragazzi stessi, ma giusto per capire come è stata vissuta che impressioni ne hanno tratto".

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