Traffico del girone bloccato dal corteo di protesta dei taxi di Como
I taxi di Como hanno fatto sentire la loro voce, o meglio, il loro clacson, in segno di protesta contro le liberalizzazioni delle licenze stabilite dal Governo Monti: con un lungo corteo hanno percorso quasi a passo d'uomo il girone per due volte...
I taxi di Como hanno fatto sentire la loro voce, o meglio, il loro clacson, in segno di protesta contro le liberalizzazioni delle licenze stabilite dal Governo Monti: con un lungo corteo hanno percorso quasi a passo d'uomo il girone per due volte. Inevitabili i disagi al traffico. Dopo essersi riuniti per un presidio in piazza Perretta alle 8, i taxisti comaschi sono saliti a bordo delle loro auto alle 10 e hanno sfilato intorno al centro storico, percorrendo il lungolago, via Cavallotti, viale Varese, viale Cattaneo e viale Lecco, per poi ripetere il giro.
In testa al corteo, per garantire lo svolgimento della manifestazione nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e ordine pubblico c'erano le auto della questura di Como, mentre la polizia locale regolava la viabilità agli incroci più importanti. "Si tratta di uno sciopero che è cominciato alle 8 della mattina - ha spiegato Carlo Scorsone, presidente dei taxisti di CNA - e terminerà alle 22. Garantiremo solo il servizio alle persone disabili e anziane".
Ma la protesta non è stata solo contro il Governo. I taxisti chiedono di esserre ascoltati anche su base locale. C'è infatti il problema del servizio collegato all'ospedale Sant'Anna di San Fermo. Ad oggi non è possibile per i taxisti comaschi sostare in fila fuori dall'ospedale. "Il Comune di San Fermo - ha spiegato Marco Taroni di Radiotaxi - non ha dato il consenso. Non ci permette di sostare fuori dall'ospedale e quindi dobbiamo sempre partire da Como per andare a prendere i clienti all'ospedale. mentre, invece, potrebbero trovarci già lì fuori".