rotate-mobile
Cronaca

Tassa rifiuti verso l'aumento: parla l'assessore Magatti

Il nostro precedente articolo sul previsto aumento della Tari (la tassa sui rifiuti) del Comune di Como ha stimolato una densa discussione tra i nostri lettori nello spazio riservato ai commenti. Le posizioni espresse sono, per lo più, di critica...

Il nostro precedente articolo sul previsto aumento della Tari (la tassa sui rifiuti) del Comune di Como ha stimolato una densa discussione tra i nostri lettori nello spazio riservato ai commenti. Le posizioni espresse sono, per lo più, di critica nei confronti dell'amministrazione comunale. Viene contestata la promessa (per molti non mantenuta) di vedere un risparmio e un abbattimento dei costi del servizio di raccolta rifiuti (e quindi della tassa). L'assessore all'Ambiente (e Politiche sociali) Bruno Magatti ha pubblicato un commento come risposta e spiegazione ai lettori di Quicomo e ai cittadini in generale. Abbiamo deciso di pubblicare il suo commento come articolo autonomo (qui di seguito) al fine di massimizzare la comunicazione e diffusione della posizione dell'assessore che crediamo interessi i cittadini comaschi che devono pagare la Tari.

Ci guadagna la città in decoro e civiltà ambientale e i cittadini in molti servizi che prima non esistevano, in qualità individuale, in salute. Ripeterò quanto detto con dovizia di particolari in molte sedi, da ultimo in conferenza stampa. La raccolta differenziata a Como ha portato, confrontando i dati 2011 e il preventivo 2015, ad una riduzione di quasi 2 milioni di euro dei costi di smaltimento e forno (da 4,278 milioni di euro a 2,326 milioni di euro) e al dimezzamento dei costi per straordinari. I costi a canone (che comprendono servizi e ammortamenti), come previsto dal contratto, quest’anno prevedono un aumento che tali riduzioni non compensano. Come dichiarato più volte, il bando di affidamento del servizio (del marzo 2012, predisposto quindi dalla precedente amministrazione in esecuzione della delibera di indirizzo n. 51 del 2008) ha delineato le richieste poi riscontrate nelle offerte delle società che hanno partecipato alla gara, e in particolare nell’offerta della società che ha vinto la gara e sottoscritto il contratto di servizio. Tutto ciò prevedeva l’avvio progressivo di una serie di servizi aggiuntivi alla situazione precedente (non solo il ritiro porta a aporta di 5 fattispecie di rifiuto, ma anche la messa a disposizione di un parco mezzi a ridottissimo impatto ambientale, la realizzazione di una nuova piattaforma, la spazzatura di tutta la città 6 gioni su 7 a partire dal secondo anno dall’avvio della differenziata, la fornitura dei sacchi, l’aquisto di 6 spazzatrici). Ho sempre affremato che questi costi (importanti e progressivi), previsti dalla gara (e quindi dal contratto) e a regime solo dal secondo anno, erano compensabili solo con un’altissima qualità della differenzata, obiettivo sul quale ci siamo impegnati con determinazione La Tari, come dovrebbe essere noto, non è una tassa che va nel calderone delle risorse, è una tariffa che deve corrisponde al pagamento di servizi che non sono un “pallino” dell’assessore, ma come ho ricordato sono il risultato di scelte (questa volta sicuramente) condivise dal Consiglio Comunale (che votò all’unanimità la delibera d’indirizzo del 2008). Sono anch’io un cittadino comasco, difendo col coltello tra i denti i soldi miei e dei miei concittadini (vedasi vicenda smaltimento rifiuti raccolti dal lago, ma anche attribuzione di costi di spazzatura delle strade per eventi che oggi, il nuovo regolamento, prevede totalmente a carico di chi li realizza). Mi sto battendo, dentro la giunta, perché si recuperi l’evasione, perché si renda efficiente l’ufficio tributi (che pagheremo attraverso la Tari 234.000 €), ma non ho il potere di riscrivere ciò che discende da un bando di gara che in alcune parti avrei formulato con criteri differenti; devo solo applicarlo al meglio, ottimizzando ciò che si può ottimizzare, chiedendo ad ogni cittadino di conoscerne i contenuti per essere partecipe del controllo e della verifica della sua attuazione: dobbiamo riconoscere che costi aggiuntivi rispetto al passato sono riferiti, a regime, a qualcosa che prima non avevamo (ritiro porta a porta di 5 fattispecie, parco mezzi a basso imatto ambientale, 6 autospazzatrici, spazzatura delle strade almeno 6 giorni su 7, ritiro ingombranti a domicilio non solo per fasce protette, fornitura annuale di sacchi) ed è stato richiesto (nel marzo 2012) a chi intendeva partecipare alla gara, con costi base che l’offerta ha addirittura “ribassato”. Per concludere: i cittadini di Como lasciano tutte le loro tasse a Roma e aggiungono 11,2 milioni (recuperati, quelli sì, attraverso quelle Tasse con la T maiuscola; come IMU e Tasi) per un improbabile “fondo di solidarietà tra i comuni” (ovvero per pagare debiti che altri hanno fatto). Poiché mi è affidata anche la delega alle politiche sociali, più di ogni altro so qual è la fatica di centinaia di famiglie oggi, come sia difficile pagare una Tassa sulla casa senza avere un reddito. E’ una piccola consolazione ma a partire da giugno gli assunti per il servizio saranno stati complessivamente 29 ( e abbiamo chiesto che siano residenti in città): la nostra tariffa per i servizi che ci vengono forniti concorrerà sempre meno per la resa economica del forno e sosterrà qualche famiglia che non finirà a carico dei servizi sociali. Giovedì pomeriggio, in comune, tutti i dati saranno ri-presentati in commissione, e poi portati in consiglio comunale. Sono sempre a disposizione per chi volesse venire nel mio ufficio per avere informazioni e chiarimenti. Bruno Magatti

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tassa rifiuti verso l'aumento: parla l'assessore Magatti

QuiComo è in caricamento