Dal primo luglio 2013 parte il nuovo appalto dei rifiuti affidato ad Aprica (società del gruppo A2A) che ha vinto la gara d'appalto del Comune di Como, del valore di circa 11 milioni all'anno per sette anni. Per i primi sei mesi il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti si svolgerà nello stesso modo degli ultimi anni, mentre a partire dal 2014 verranno introdotti nuovi servizi per i cittadini. Non a caso il nuovo appalto prevede un costo del 30% in più rispetto a quello vecchio (attualmente in corso). Come farà fronte a questo costo in più il comune di Como? L'assessore all'Ambiente, Bruno Magatti, ha spiegato che "un aumento delle tariffe dei rifiuti (Tares, ndr) sarà inevitabile, ma non possiamo dire adesso di quanto sarà questo aumento. Potrebbe anche essere minimo. molto dipende da quanto saranno bravi i cittadini comaschi. Infatti, il nuovo appalto punta su due aspetti che potrebbero fare risparmiare il Comune di Como e le tasche dei cittadini. Innanzitutto, se da un lato aumentano e migliorano i servizi ai cittadini, dall'altro aumenterà notevolmente la raccolta differenziata, con conseguente risparmio dei costi di smaltimento. Inoltre - è l'auspicio di Magatti - puntiamo a ridurre la quantità di rifiuti prodotti. meno rifiuti vengono prodotti, più si risparmia. Ecco perché dico, semplificando molto, che più noi cittadini saremo bravi a differenziare e a produrre meno, più risparmieremo".

Ecco perché non si può quantificare l'aumento alla tassa rifiuti per l'anno 2014, anno in cui entrerà a regime il nuovo appalto rifiuti. Come detto, un aumento sarà inevitabile, resta da vedere quanto la bravura dei cittadini a differenziare e a produrre meno rifiuti comporterà un risparmio in grado di coprire l'aumento dei costi dovuti all'introduzione dei nuovi servizi, come quelli del ritiro del vetro a domicilio".