Tangenziale, Maroni sfida i sindaci: "Paghino loro il pedaggio"
A mezzogiorno i 30 sindaci comaschi, radunati a Palazzo Cernezzi, hanno annunciato il no assoluto all'introduzione del pedaggio per il primo lotto della Tangenziale di Como. All'ora di cena è arrivata la risposta tra il provocatorio e il beffardo...
A mezzogiorno i 30 sindaci comaschi, radunati a Palazzo Cernezzi, hanno annunciato il no assoluto all'introduzione del pedaggio per il primo lotto della Tangenziale di Como. All'ora di cena è arrivata la risposta tra il provocatorio e il beffardo del governatore della Regione Lombardia, Roberto Maroni. Nel breve volgere di poche ore si è dunque consumata in due atti (molto simili a un muro contro muro) la giornata sulla nuova infrastruttura comasca inaugurata il 23 maggio scorso che oggi conduce gratuitamente molti automobilisti a Villa Guardia ad Albate. Un'opera che, di fatto, è stata realizzata per meno della metà rispetto al progetto originario (il secondo lotto, che doveva sfociare ad Albese con Cassano, è rimasto sulla carta) e sui cui, però, dal primo novembre prossimo dovrebbe essere introdotto il pedaggio da 60 centesimi.
E se a mezzogiorno - come abbiamo riportato con questo articolo - una folta rappresentanza di sindaci e amministratori comaschi aveva ribadito pubblicamente il no al nuovo balzello, verso sera è stato il presidente della Regione, Roberto Maroni, a ributtare completamente la palla nel campo di quegli stessi primi cittadini radunati nel "Comitato No Pedaggio"."Le delibere (istitutive del pedaggio, ndr) sono del Cipe, le tariffe sono state fissate dal governo - ha dichiarato Roberto Maroni ai microfoni del Tg3 Lombardia - Noi come Regione Lombardia non abbiamo possibilità di intervenire". Poi, ecco la staffilata conclusiva agli amminsitratori lariani. "I sindaci sono contrari? - ha detto con tono quasi di sfida Maroni - Benissimo: paghino loro il pedaggio per i loro concittadini e il problema è risolto". La "guerra del pedaggio", a questo punto, è scoppiata sul serio.