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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Tangenziale di Como, vertice in Regione: verso nuovi carotaggi per "salvare" il secondo lotto

Improvvisamente torna d'attualità l'originario secondo lotto della Tangenziale di Como che dallo svincolo di Albate in città sarebbe dovuto sfociare ad Albese con Cassano. Oltre 6 chilometri autostradali che circa 8 anni fa vennero archiviati e...

"Questa è l'intenzione condivisa da tutti i rappresentanti del territorio - conferma il sottosegretario regionale Alessandro Fermi - In questo modo, infatti, si potrebbe verificare nuovamente a distanza di tempo la permanenza o meno delle criticità rilevate con i carotaggi originari e capire come eventualmente poterle superare. I costi per le indagini dovrebbero essere piuttosto ridotti e della loro realizzazione si occuperebbero la Regione e la Provincia. Inutile dire che nel caso in cui la situazione fosse cambiata o si trovassero le modalità per superare i vecchi problemi, i costi del secondo lotto originario potrebbero scendere dagli 800 milioni a cui erano arrivati fino a 4-500 milioni. E, in più, non bisogna dimenticare che per questo tracciato avremmo un progetto definitivo già pronto". Ma non basta, perché Fermi aggiunge che "è emersa anche la possibile realizzazione del secondo lotto su una canna soltanto al posto che su due. Un'opzione che ridurrebbe i costi ulteriormente e a quel punto la fattibilità dell'opera a livello progettuale si farebbe concreta, a patto di trovare successivamente i fondi necessari".

sindaci-tangenziale-2L'idea di tornare a sfruttare i punti in cui vennero effettuati i carotaggi nella zona di Montorfano venne già avanzata dal sindaco Mario Lucini lo scorso autunno, quando era nel pieno anche la battaglia per l'abolizione (mai realizzata) del pedaggio sul primo tratto Como-Villa Guardia. Come accennato, per il finanziamento e la collaborazione relativi alle operazioni sul campo ha dato la disponibilità la presidente della Provincia, Maria Rita Livio, naturalmente ipotizzando un percorso comune stabilito con la Regione (i cui tecnici, però, sono parsi meno entusiasti delle verifiche-bis e più concentrati sullo sviluppo del tracciato alternativo Albate-Orsenigo ndr).

Dal canto suo, il sindaco di Albese con Cassano - zona dove era previsto proprio lo sbocco del secondo lotto poi finito in naftalina - Alberto Gaffuri sottolinea che "l'obiettivo di verificare nuovamente la fattibilità del tracciato è stata condivisa da tutto il territorio - specifica - anche se i tecnici di Regione Lombardia spingono anche per andare avanti sulla progettazione del teorico tracciato alternativo che da Como arriverebbe a Orsenigo. Ma a parte che per ora quel percorso è poco più che un disegno su carta e che per il suo sviluppo servirebbero centinaia di migliaia di euro, il punto vero da fissare è un altro. Ed è la definizione stessa della funzione del tratto che completerà la Tangenziale di Como".

como-orsenigo-tangenziale"Il territorio - prosegue il sindaco di Albese - chiede che sia un'arteria destinata al traffico pendolare e in grado di sgravare la viabilità ordinaria, mentre da tempo la Regione punta a considerarlo come uno dei tratti autostradali destinati a comporre la Varese-Como-Lecco, logica a cui è funzionale l'ipotesi Como-Orsenigo. Ma questa secondo ipotesi non va bene perché riprodurrebbe identici i meccanismi che stanno determinando il fallimento del primo lotto della Tangenziale, a partire dalla necessità del pedaggio per finanziarne la costruzione con il conseguente crollo dell'utilizzo. Non può essere ripetuto questo schema per il secondo lotto ed è per questo che prima di tutto quel percorso va prima di tutto considerato come un collegamento territoriale veloce per il traffico pendolare e non come un nuovo tronco autostradale che si deve autofinanziare. E' essenziale fissare subito i concetti che sul secondo lotto non dovrà esserci pedaggio e che dovrà essere finanziato dalla fiscalità generale per evitarne il mancato utilizzo successivo da parte degli automobilisti".

Villa SaporitiPer quanto riguarda costi e tempi dei nuovi carotaggi nei punti già sondati a suo tempo, la spesa esatta non è stata quantificata potrebbe essere davvero minima mentre, in caso di accordo tra Provincia e Regione, entro qualche mese al massimo le indagini potrebbe essere svolte per poi decretare una volta per tutte l'abbandono finale o il ritorno in gioco a tutti gli effetti del secondo lotto "storico". A patto di trovare i 400-500 milioni necessari che, a oggi, mancano. In caso contrario, l'ipotesi che quel tracciato venga cestinato per sempre a favore dello sviluppo della tratta Como-Orsenigo, con ogni probabilità nel contesto dell'autostrada Varese-Como-Lecco inserita nel Piano strategico delle infrastrutture dalla Regione, si farà più che concreta.

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