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Cronaca

Svizzera, "murato" con blocchi di cemento il ristorante no vax e ritirata la licenza ai gestori

Hanno comunque continuato a servire aperitivi all'aperto sui blocchi: la vicenda sta facendo il giro del mondo

Accade in Svizzera, dai nostri "vicini di casa". Un ristorante vicino ad una nota tazione sciistica nel Canton Vallese si è visto "murare" con dei blocchi di cemento l'ingresso al locale. Il Motivo? I gestori si rifiutavano di controllare il green pass e senza tanti giri di parole annunciavano che il posto era "aperto a tutti". Non solo: dopo essere stati sanzionati, con l'obbligo di chiusura per qualche giorno, i gestori no vax del ristorante Walliserkanne di Zermatt, hanno ignorato le disposizioni rimanendo aperti. 

Ma i blocchi sono bastati, irriducibili Ivan A. e i suoi genitori Nelly e Andreas A. non si sono dati per vinti, sfidando la legge e organizzando aperitivi all'aperto sui blocchi. Intanto, nelle piazze svizzere e sui social impazzavano le proteste mentre l'opinione pubblica si divideva tra favorevoli e contrari.

La notizia è diventata virale anche in Italia e sta facendo molto discutere. 

Ritirata la licenza ai gestori

La 'ribellione, come riportato anche su Today.it,  è culminata con l'arresto dei tre esercenti il 31 ottobre, rilasciati quattro giorno dopo poiché il tribunale aveva bocciato la richiesta di carcerazione preventiva. Secondo quanto riferisce il quotidiano svizzero Blick, l'ordine di chiusura del Walliserkanne scadrà venerdì 12 novembre ma i tre no vax non potranno lavorare poiché è stata ritirata loro la licenza da esercente. "La comunità ha ritirato la patente da ristoratore a tempo indeterminato", ha confermato Frederic Favre, capo del dipartimento vallese per la Sicurezza, le Istituzioni e lo Sport. 

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