Sulle mani del monumento spunta un cono arancione da cantiere
Per un monumento che nasce - "Life Electric" sulla diga foranea - un altro muta sembianze (temporaneamente). Trattatasi delle celebri mani aperte all'imbocco del viale che conduce alla Stazione San Giovanni. L'opera - intitolata proprio "Le mani"...
Per un monumento che nasce - "Life Electric" sulla diga foranea - un altro muta sembianze (temporaneamente). Trattatasi delle celebri mani aperte all'imbocco del viale che conduce alla Stazione San Giovanni. L'opera - intitolata proprio "Le mani" e realizzata dallo scultore Massimo Clerici e dall'architetto Doriam Battaglia in ricordo dei caduti per servizio istituzionale - oggi si offriva alla vista dei passanti in maniera del tutto inusuale. Ovvero, con un cono di quelli bianchi e arancioni da cantiere collocato sull'indice della mano protesa verso il cielo. Quasi che fosse comparso un ditale da sarta. Beffa di un vandalo occasionale o altro? Impossibile rispondere, obiettivamente, almeno basandoci soltanto sull'immagine che ci arriva da un lettore. Di sicuro, al di là del risolino di simpatia che può strappare l'istantanea a un primo momento, c'è da sperare che (visto anche il profondo significato della scultura) la "guasconata" sparisca piuttosto rapidamente.