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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Su Google il brand porta solo ai privati". Bufera politica sulla Comolakexperience

La vicenda del brand/logo "Como-Lakexperience" diventa un caso politico bipartisan a tutti gli effetti. Lo solleva chiaramente il consigliere comunale del Pd (area Civati), Guido Rovi, e lo rilancia l'esponente di opposizione Marco Butti. Il nodo...

La vicenda del brand/logo "Como-Lakexperience" diventa un caso politico bipartisan a tutti gli effetti. Lo solleva chiaramente il consigliere comunale del Pd (area Civati), Guido Rovi, e lo rilancia l'esponente di opposizione Marco Butti. Il nodo è la quasi perfetta assonanza tra il nome stesso del "marchio" scelto dalla commissione comunale e quello che campeggia sotto i siti internet del Consorzio Como Turistica e della catena di alberghi raggruppati sotto il dominio web "Lariohotels.com". Il tutto, tenendo presente che tra i componenti della commissione che a Palazzo Cernezzi scelse il tanto contestato "Como-Lakexperience", figurava il presidente degli albergatori comaschi, proprietario del Metropole Suisse, nonché presidente del Consorzio Como Turistica, Roberto Cassani.

Ma andiamo con ordine. Cassani, da noi interpellato poche settimane fa sul tema e intervenuto anche nei comunicati ufficiali diffusi dall'amministrazione comunale, ha sempre motivato la scelta del brand/logo "Como-Lakexperience" come "di pancia, di getto". "Le proposte presentate sono state tante – disse il presidente degli albergatori e del Consorzio Como Turistica il 23 dicembre scorso, alla proclamazione del vincitore - e abbiamo puntato a un simbolo innovativo e moderno, adatto a un’utenza più giovane. Abbiamo scelto con il cuore, d’istinto, senza ingarbugliarci in troppi ragionamenti. Adesso il brand dovrà coesistere con quello del Lago di Como e dovremo lavorare affinchè in ogni comunicazione vengano promossi entrambi".

lakecomoexperience.itIn seguito, però, emerse - prima di tutto sulla stampa, piano piano anche nel dibattito politico - la clamorosa somiglianza tra la dicitura del logo comunale "Como-Lakexperience" con il nome del sito del Consorzio Como Turistica di cui Cassani è presidente: "Lakecomoexperience.it". Su questo punto specifico, come si accennava, proprio oggi il consigliere Rovi si è espresso così su Facebook: "Cerchi su Google "Como lake experience" pensando al nuovo logo e finisci sul sito degli Amici di Como (in realtà del Consorzio Como Turistica, ndr). Cupertino abbiamo un problema". Insomma, l'esplicitazione della effettiva spiacevole confusione tra un'iniziativa pagata con 25mila euro di soldi pubblici dal Comune (il logo) e l'apparente - almeno per ora - vantaggio sul web unicamente a favore del sito dei privati. Quantomeno in attesa del sito tutto dedicato al logo comunale, promesso nel giorno della presentazione ufficiale dall'amministrzione ma finora mai nato.

lario-hotelsFinita qui? No. Perché proprio oggi emerge un altro dettaglio non da poco. Anche il sito ufficiale di un'altra catena di alberghi - il Terminus, il Posta e Villa Flori - reca sotto il proprio dominio principale "Lariohotels.com", la pressoché identica definizione del brand pagato dal Comune: "LAKE COMO EXPERIENCE". Esattamente come il nome dello spazio web del Consorzio Como Turistica guidato dal presidente degli albergatori comaschi. Insomma, dando anche per buono che questa infinita catena di assonanze vicine alla perfezione sia frutto di mera casualità, si conferma il fatto che per ora il logo/brand del Comune, in concreto, ha prodotto unicamente confusione e polemiche. Come dimostrano anche le frasi del consigliere di Fratelli d'Italia, Marco Butti: "Accolgo con piacere che SistemaComo2015, albergatori e qualche consigliere di maggioranza, hanno iniziato a manifestare dubbi e perplessità sul nuovo logo cittadino. Benvenuti ma una domanda: dove eravate quando iniziava a crearsi questo mostro comunicativo? Avete letto cosa c'è scritto nel piano di comunicazione approvata dalla Giunta? Il nulla. Oggi non c'è ancora un sito ma nel frattempo abbiamo visto i manifesti appesi al contrario. Avete letto il bando della mostra 2015? Non un riferimento al nuovo meraviglioso logo. Avete visionato il sito internet del Comune alle voci turismo e cultura? Del logo non c'è traccia. Mi fermo qui per non infierire".

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