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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Strascichi di fuoco sulla casetta. "Quali politici hanno avallato l'operazione?"

Non vuol saperne di finire la vicenda della casetta sul lungolago, rimossa di forza il 4 giugno scorso dal Comune di Como. Questa sera, in consiglio comunale, il consigliere Marco Butti (Fratelli d'Italia) è tornato a chiedere con forza le...

Non vuol saperne di finire la vicenda della casetta sul lungolago, rimossa di forza il 4 giugno scorso dal Comune di Como. Questa sera, in consiglio comunale, il consigliere Marco Butti (Fratelli d'Italia) è tornato a chiedere con forza le dimissioni dell'assessore al Commercio, Paolo Frisoni, dai cui uffici di riferimento è partita la prima concessione per la struttura poi revocata l'indomani. E, attraverso un'interrogazione, ha posto altre domande al sindaco.

"Non è possibile che la parte politica non sapesse cosa facevano i dirigenti del settore - ha attaccato il consigliere - Inoltre, il sindaco in una intervista ha parlato testualmente di qualche rassicurazione verbale di troppo data ai privati. Mi pare una dichiarazione grave e capace di generare ulteriori dubbi e perplessità su una vicenda gestita in maniera assai approssimativa. Chiedo dunque di sapere se la vicenda sia stata gestita unicamente da un dirigente o anche da uno o più assessori, e anche chi avrebbe dato queste eventuali rassicurazioni di troppo". laura-bordoliDi tenore molto simile anche l'intervento della capogruppo di Ncd, Laura Bordoli che - sempre tramite un'interrogazione - ha parlato di "fatti che ritengo gravissimi, sui quali penso che andrò fino in fondo".

"Non entro nel merito della concessione, non è l'oggetto dell'interrogazione - ha aggiunto - Ma credo che un ente pubblico debba far rispettare e rispettare essa stessa la legalità mentre noi abbiamo assistito a fatti incresciosi. Gli errori del Comune porteranno problemi legali e per questo vorrei sapere chi, mentre si era in attesa del decreto di sospensiva della rimozione che era in arrivo dal Tar, ha deciso di procedere con la rimozione di notte della casetta. Non è possibile che i dirigenti abbiano agito in totale autonomia e non abbiano comunicato al sindaco e/o a qualche membro di giunta questa iniziativa. Stessa cosa per la concessione prima data e poi revocata. Chiedo anche di sapere quando e da chi è stata data la disposizione al fornitore di eseguire lo smontaggio della casetta e la sua rimozione in piena notte, e vorrei sapere anche a chi e a che società nello specifico. Inoltre vorrei sapere a che titolo è stata coinvolta Csu e se l'attività di rimozione e trasporto del materiale sia prevista nel contratto fra Comune e partecipata".

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