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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Strage di Bologna, una targa per la famiglia Mauri. Sabato e domenica le celebrazioni

“Sono 35 anni che la città aspettava e sono orgoglioso di poter dire che finalmente la città intitola un piazzale, nel quartiere dove la famiglia Mauri aveva vissuto. Era un atto doveroso per mantenere vivo il loro ricordo e il ricordo di tutte le...

“Sono 35 anni che la città aspettava e sono orgoglioso di poter dire che finalmente la città intitola un piazzale, nel quartiere dove la famiglia Mauri aveva vissuto. Era un atto doveroso per mantenere vivo il loro ricordo e il ricordo di tutte le vittime della strage di Bologna”. Su proposta dell’assessore Marcello Iantorno la giunta ha deliberato l’intitolazione alla famiglia Mauri (vittima nell’attentato di Bologna il 2 agosto 1980) del piazzale antistante l’Unione Sportiva di Tavernola, tra le vie Adamello e Brennero. “La famiglia Mauri abitava in via Polano vicino proprio a questo piazzale” spiega Iantorno. La targa che sarà posizionata riporterà la seguente dicitura “Piazzale Famiglia Mauri Carlo, Anna Maria e il piccolo Luca, vittime della strage di Bologna 2 agosto 1980”. La pratica sarà ora sottoposta alla Prefettura per le necessarie autorizzazioni. E in occasione dell’anniversario dell’attentato alla stazione di Bologna, la città ospiterà una due giorni dedicata al ricordo.

Sabato 1 agosto alle 15 in Biblioteca comunale, su iniziativa dell’assessorato alla Legalità del Comune di Como, verrà proiettata “La linea gialla”, una docufiction sulla strage, prodotta da Repubblica e Movie Movie, diretta da Francesco Conversano e Nene Grignaffini, con Valentina Lodovini. Domenica 2 agosto, dalle 9 alle 21, piazza San Fedele ospiterà “Letture, Ricordi, Silenzi, Suoni”. L’evento, promosso dall’Università Popolare di Como Auser in collaborazione con l’associazione Memoria Condivisa, con Memoria e Verità e con Nodo Libri e patrocinato dal Comune, prende il titolo dal libro scritto da Gerardo Monizza “2 agosto 1980 Bologna Como - Diario doloroso” ed è proposto per mantenere viva la memoria dei fatti e delle persone coinvolte, di tutte le vittime, soprattutto delle tre vittime comasche. Nella piazza verranno posizionati, a guisa di coro circolare, dei leggii dove sarà posizionato il volume e i passanti potranno fermarsi e leggere.

La Parrocchia di San Fedele, sempre per domenica organizza un particolare ricordo all’inizio della messa delle ore 10.00 sul sagrato della basilica.

La strage di Bologna Il 2 agosto 1980, alle ore 10.25, una bomba esplose nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna. Lo scoppio fu violentissimo, provocò il crollo delle strutture sovrastanti le sale d'aspetto di prima e seconda classe dove si trovavano gli uffici dell'azienda di ristorazione Cigar e di circa 30 metri di pensilina. L'esplosione investì anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario. Nell’attentato persero la vita 85 persone, provenienti da 50 città italiane e straniere; i feriti furono 200. Tra gli scomparsi, anche la famiglia Mauri, residente a Tavernola, composta dalla mamma Anna Maria Bosio (28 anni), il babbo Carlo Mauri (32 anni) e il piccolo Luca Mauri (6 anni). Anna e Carlo erano vissuti fino al matrimonio in centro città ed erano cresciuti nella parrocchia di San Fedele. Partiti in auto e diretti a Marina di Mandria in provincia di Taranto, i Mauri subirono un tamponamento alle porte di Bologna. Trainati da un carro attrezzi fino ad un'officina di Casalecchio dovettero lasciare l’auto dal meccanico e decisero così di raggiungere Brindisi in treno e da lì di farsi accompagnare a Taranto in auto. Arrivarono alla stazione di Bologna poco prima dell'esplosione e morirono tutti e tre tra le macerie del primo binario.

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