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Cronaca

Louis Vuitton, Gucci e Dior riprodotti nella stamperia del "falso" nel Comasco: etichette e loghi contraffatti

Sequestrati 800 metri di stoffa e più di 100 etichette

La Guardia di Finanza di Busto Arsizio ha individuato un negozio in possesso di pezze di tessuto ed etichette con marchi contraffatti delle più note griffe della moda. Il materiale, pronto per il confezionamento, non era accompagnato dai previsti documenti che attestavano la regolare provenienza e il regolare possesso.

I finanzieri hanno perquisito i locali aziendali per sequestrate tutta la merce e ricostruire la filiera produttiva. Grazie all’incrocio di fatture e documenti contabili rinvenuti e alle banche dati è stata individuata la stamperia del Comasco da dove proveniva la merce.

Lo sviluppo delle indagini ha consentito di ricostruire come la stamperia comasca, attraverso l’utilizzo di alcuni files grafici forniti direttamente dalla committente di Busto Arsizio, riproducesse fedelmente, ma illecitamente, i marchi su numerosi tessuti, gran parte dei quali erano già stati rinvenuti dalle fiamme gialle all’interno del magazzino.

L’operazione ha permesso di sottoporre a sequestro oltre 800 metri lineari di tessuto già stampato e 100 etichette recanti marchi contraffatti. Anche le etichette erano pronte per essere applicate sugli articoli contraffatti destinati alla vendita sul mercato italiano ed estero.

Senza l’intervento delle Fiamme Gialle il tessuto stampato con i finti loghi di note griffe quali Louis Vuitton, Gucci e Christian Dior sarebbe stato trasformato in circa 2mila articoli tra borse e abiti firmati che avrebbero fruttato considerevoli guadagni.

Il materiale sequestrato è stato posto a disposizione delle autorità giudiziarie di Busto Arsizio e Como e i due titolari delle imprese - di nazionalità italiana - sono stati denunciati per i reati di contraffazione, commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.
 

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