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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Spallino: "Basta contare solo buche e lampioni spenti, vi perdete il bello di Como"

La caldissima domenica comasca - tra frotte di turisti, lago sporco e comunioni - è squarciata dal monito di un assessore. Lorenzo Spallino, per l'esattezza, titolare dell'Urbanistca ma oggi calato più nei panni del collega con delega all Cultura...

La caldissima domenica comasca - tra frotte di turisti, lago sporco e comunioni - è squarciata dal monito di un assessore. Lorenzo Spallino, per l'esattezza, titolare dell'Urbanistca ma oggi calato più nei panni del collega con delega all Cultura, Luigi Cavadini. Spallino, tramite la sua newsletter, da un lato ha evidenziato i molti eventi culturali che hanno costellato la settimana appena chiusa, dall'altro ha bacchettato il popolo del lampione. Ovvero, la parte di amministratori e - immaginiamo - comuni cittadini che (almeno secondo Spallino) perdono troppo tempo a contare i cubetti di porfido che mancano sulle strade o le lampadine fulminate lungo le vie, perdendosi le "cose belle" di Como. Tra queste ultime, l'assessore annovera "la cittadinanza onoraria Claude Cohen Tannoudji, premio Nobel per la fisica", "l’emozionante “Alive Green Flux” in piazza Verdi e l’affascinante conferenza con Giulio Giorello nell’Aula Magna del Collegio Gallio". E ancora "il via a San Francesco di Miniartextil, la mostra di fiber art internazionale organizzata da Arte&Arte" e "le Primavere di Como, che hanno visto Federico Roncoroni al Teatro Sociale mercoledì scorso o la prosecuzione dei festeggiamenti dei 40 anni di gemellaggio tra Como e Tokamachi a San Pietro in Atrio".

Appuntamenti culturali che a detta di Spallino "sono segni di una città che sta davvero cambiando". E qui, come si diceva, arriva la bacchettata al "popolo del tombino" (definizione assolutamente nostra, ndr), troppo impegnata a guardare mattonelle mancanti e lampadine piuttosto che il mutamento di pelle del capoluogo. buche-chiuse-giovio-2"Poi possiamo anche, se ci diverte, passare il tempo a contare i lampioni che non funzionano o i cubetti di porfido mancanti in centro storico - afferma Spallino - ma così facendo rischiamo di perderci delle cose belle. Il che non vuol dire che la manutenzione ordinaria, certamente doverosa, non sia importante, ma che rinunciare a programmare e investire è un errore".

"Tra le mille immagini che potevano caratterizzare questa settimana - conclude l'assessore - ce n’è una che mi è sembrata più importante di altre. Non per l’evento (non ne rappresenta nessuno) né per la straordinarietà (non c’è nulla di fuori dell’ordinario), ma per la positività che emana". Il riferimento è a "piazza Mazzini ieri sera, con i tavolini che hanno invaso la piazza e espulso le auto. Un’immagine che ci dice quanto il cambiamento sia inarrestabile e la bellezza non possa essere oggetto di mediazione".

Così parlò Lorenzo.

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