Chi spala le strade di Como? I profughi africani
Qualche negoziante spala la neve sul tratto di marciapiede davanti al suo negozio. Qualche residente spala il cortile per poter uscire dal garage con l'auto. Ma chi spala le strade che sono di tutti, nel centro storico? Non i comaschi, è un dato...
Qualche negoziante spala la neve sul tratto di marciapiede davanti al suo negozio. Qualche residente spala il cortile per poter uscire dal garage con l'auto. Ma chi spala le strade che sono di tutti, nel centro storico? Non i comaschi, è un dato di fatto. A impugnare la pala sono gli immigrati profughi che lavorano gratis per il Comune. Un modo per ringraziare l'amministrazione per l'ospitalità che ha concesso loro nelle strutture di accoglienza, come il centro di tavernola o la casa albergo di via Volta. In mattinata era impossibile non notarli. Con la pettorina arancione, le pale rosse e la pelle scura. Abituati al solo dei loro paesi caldi di provenienza, alcuni di loro non avevano mai visto nemmeno la neve. E' il caso di Koke, 27 anni proveniente da Mali (nella foto il primo a sinistra). E' arrivato in Italia 7 mesi fa a bordo di uno di quei gommoni della speranza. E' scappato dalla povertà e dalla guerra del nord Africa. "Non ho mai visto la neve, questa è la prima volta - confessa divertito ma in un italiano molto stentato -. Quando il Comune ha fatto sapere di stare cercando volontari, abbiamo deciso di accettare perché ci sembra il minimo". Ed eccolo il giovane Koke, lontano mille miglia dalla sua terra d'orgine. Eccolo che spala insieme ad altri due ragazzi, provenienti dalla Costa d'Avorio. Ce la mettono tutta e lo fanno senza percepire un euro.
A loro va il ringraziamento dell'assessore alla Viabilità e Strade del Comune di Como, Stefano Molinari: "In questo momento rappresentano per noi un'importante risorsa. Ci stanno dando un prezioso aiuto e non posso fare altro che ringraziarli. Si sono aggiunti a loro anche alcuni volontari di una palestra di Sagnino, la Sankaku Judo (nella foto bassa). Era proprio questa la richiesta che avevo rivolto ai cittadini comaschi, una richiesta a collaborare. Queste persone sono senz'altro d'esempio".