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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cadorago

Droga nei boschi del Comasco, maxi operazione dei carabinieri: sgominate 3 bande di spacciatori, 16 arresti

Si spartivano il mercato nei boschi di Cadorago, Fino, Bulgarograsso, Appiano, Oltrona e Lurate

Maxi operazione anti droga dei carabinieri contro lo spaccio nei boschi di diversi comuni della provincia di Como. 16 le persone arrestate all'alba di venerdì 4 maggio 2018.

Il blitz ha interessato le province di Como, Milano, Bergamo e Lecco: i militari della Compagnia di Cantù, supportati nella fase esecutiva da personale del Reparto Operativo e delle altre Compagnie del Comando Provinciale di Como nonché degli altri Comandi Provinciali territorialmente competenti, stanno conducendo una vasta operazione di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree boschive, denominata Foresta Verde. 

Video: il blitz dei carabinieri

I carabinieri hanno dato esecuzione a un provvedimento applicativo di misure cautelari personali emessi nei confronti di 16 soggetti dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Como, Carlo Cecchetti, su richiesta di Antonio Nalesso della Procura della Repubblica di Como.
I destinatari delle misure cautelari (14 in carcere e 2 agli arresti domiciliari) sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini

Tutto è partito dagli approfondimenti avviati nel 2016 dalla Stazione Carabinieri di Lomazzo relativi allo spaccio di sostanze stupefacenti in alcune aree boschive della provincia di Como. In particolare nel mirino dei militari c'erano i boschi della droga di Cadorago, Fino Mornasco, Bulgarograsso, Appiano Gentile, Oltrona San Mamette e Lurate Caccivio. 
Le indagini sono state avviate in seguito alle numerose segnalazioni dei cittadini di queste zone e in particolare di Cadorago, infastiditi da quella che i carabnieri hanno definito "una vera e propria piaga". "Si tratta - ha detto Francesco Coratti, comandante della Compagnia di Cantù - di un fenomeno che dà molto fastidio ai cittadini, soprattutto per chi ama andare nei boschi a correre o a passeggiare con il cane. Crea molto allarme sociale". 

"La situazione a Cadorago aveva portato un vasto degrado - ha spiegato Gaetano Le Noci, comandante della Stazione di Lomazzo - i clienti degli spacciatori arrivavano in treno, spesso erano senza soldi e per racimolare quanto serviva per la droga mendicavano per strada o spaccavano le biglietterie automatiche della stazione. Abbiamo iniziato con controlli nei boschi e in stazione - ha proseguito - ma il problema non si risolveva, quindi siamo passati a un lavoro silente e invisibile ai cittadini di intercettazioni ambientali e telefoniche che ci hanno permesso di ricostruire il quadro completo".

Sgominate 3 bande di spacciatori

L’indagine ha infatti svelato che erano 3 le bande criminali dedite allo spaccio che si spartivano il "lavoro" nelle aree boschive nei comuni di Cadorago, Fino Mornasco, Bulgarograsso, Appiano Gentile, Oltrona San Mamette e Lurate Caccivio. 

Cadorago, arresti nei boschi della droga - 4 maggio 2018


I tre gruppi erano capeggiati da cittadini nordafricani affiancati da italiani che facevano da pali o vedette.
I carabinieri hanno censito ben 8 piazze di spaccio convenzionalmente denominate “rettilineo”, “il murett”, “ruspa”, “buco”, “laghetto”, “cimitero di Bulgorello”, “iveco” e “strada rossa”. 
Nella maggior parte dei casi i clienti (sia italiani che stranieri di qualunque età) concordavano telefonicamente con lo spacciatore quello che volevano acquistare, luogo e ora dell'appuntamento.
In 5 mesi i carabinieri hanno intercettato 30mila telefonate di clienti agli spacciatori: a ciascuna telefonata corrispondeva una vendita. Cui si aggiungevano quelli che arrivavano sul posto senza avvisare. Il giro d'affari stimato è milionario, dal momento che lo spaccio avveniva 24 ore su 24 e il prezzo di ciascuna dose variava da 10 a 50 euro a seconda del tipo di stupefacente.
Solitamente i clienti venivano accompagnati negli accampamenti improvvisati all'interno del bosco dai pali e dalle vedette. Bivacchi itineranti, che si spostavano in un'area boschiva molto ampia. 

Arresti e sequestri

In totale gli indagati sono 21 (11 di nazionalità italiana, 9 di nazionalità marocchina, 1 di origine polacche), accusati di 44 episodi di detenzione e spaccio, nonché di acquisto di sostanze stupefacenti (cocaina, eroina , hashish e marijuana) commessi nel corso del 2016 e perpetrati in numerose località della provincia di Como.

Di queste 21 persone, 16 sono state arrestate nel blitz della mattina di venerdì 4 maggio, 5 sono sfuggiti alla cattura perchè si trovano in Marocco.

I carabinieri sono riusciti a delineare i ruoli specifici ricoperti da ciascuno degli indagati nell’ambito dei sodalizi, dediti alla commercializzazione al dettaglio di cocaina, eroina, hashish e marjuana. 57 le persone segnalate come assuntori di sostanze stupefacenti.
Complessivamente sono stati sequestrati 588 grammi di hashish, 111 di cocaina, 55 di eroina e 55 di marijuana.

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