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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Spaccio di droga nei boschi dell'Olgiatese: 5 nuovi arresti

Il 20 luglio scorso i carabinieri della compagnia di Cantù avevano eseguito, tra il Comasco e la Calabria, undici arresti: tutti marocchini e italiani che spacciavano droga nei boschi del Parco del Lura. L’indagine, denominata "Boschetto", era...

Il 20 luglio scorso i carabinieri della compagnia di Cantù avevano eseguito, tra il Comasco e la Calabria, undici arresti: tutti marocchini e italiani che spacciavano droga nei boschi del Parco del Lura. L’indagine, denominata "Boschetto", era stata avviata nel febbraio del 2014 ed è riuscita a infliggere un duro colpo ad alcune delle “bande” di spacciatori dei boschi. Oggi, 14 ottobre 2015, gli stessi carabinieri della compagnia di Cantù hanno dato seguito a quel filone d’indagine con l’operazione “Boschetto 2”. Grazie a quest’attività i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile canturini, coadiuvati dai colleghi delle stazioni dipendenti della compagnia, hanno inflitto un ulteriore colpo alla criminalità, arrestando altri cinque spacciatori del Parco del Lura.

A finire in manette sono stati: · B. E.M., detto “Paolo”, marocchino del 1983, senza fissa dimora; A.S. A., detto “Abdul”, marocchino del 1984, senza fissa dimora, attualmente detenuto nel carcere di Cremona perché recentemente sorpreso in quelle zone a spacciare droga; L. A., detto “Gianni” o “Gionny”, marocchino del 1992, senza fissa dimora, da pochi giorni fermato dalla Questura di Como per spaccio di droga nel comasco e trattenuto al Bassone; A. K., marocchino del 1988, senza fissa dimora; M. L., comasca del 1980. Per tutti loro si sono aperte le porte del carcere, salvo per la M.L., sottoposta agli arresti domiciliari.

Nel corso degli arresti i militari hanno trovato B. E.M. nel bosco di Montano Lucino intento a spacciare droga ad alcuni acquirenti. A nulla è valso il tentativo di fuga: braccato dai carabinieri l’uomo è stato trovato in possesso del quantitativo di droga che solitamente gli spacciatori vendevano abitualmente in una giornata lavorativa: 200 grammi di cocaina, 150 di eroina e 100 di hashish. Recuperati e sequestrati anche diverse centinaia di euro e alcune decine di franchi, frutto di soli pochi minuti di spaccio di droga nel bosco. Per catturarlo con le mani nel sacco, o meglio con il bottino in mano, i carabinieri erano rimasti mimetizzati per ore nel bosco, a pochi metri di distanza dagli spacciatori, riuscendo addirittura a circondarli a loro insaputa. In quel modo hanno avuto la possibilità di assistere alle fasi dello spaccio, recuperando droga e soldi. Usciti allo scoperto, i carabinieri, nonostante il rocambolesco tentativo di fuga, hanno arrestato il malvivente in flagranza anche per la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’indagine ha riguardato lo spaccio nei boschi nel "Parco del Lura", in una zona compresa tra cinque comuni comaschi: Olgiate Comasco, Gironico (ora Colverde), Lurate Caccivio, Montano Lucino e Villa Guardia. Uno spaccio nei boschi che tanto preoccupava la popolazione, ma su cui i Carabinieri già stavano lavorando da mesi e mesi. Con questi arresti sono stati definitivamente disarticolati i gruppi di spaccio che gestiva lo spaccio di droga nei boschi della Lura, con un giro d'affari importante. In mesi di attività i militari hanno individuato e segnalato alla Prefettura oltre 170 assuntori abituali di stupefacenti che si rifornivano dai 5 arrestati, nonché recuperato svariati etti di droga, tra cocaina, eroina e hashish che i malviventi dei boschi vendevano ai loro clienti. Ora i cittadini sono di nuovo padroni delle loro aree verdi.

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