Un normale controllo alla dogana ha portato alla luce un grosso traffico di orologi di contrabbando e orologi falsi. I finanzieri del gruppo di Ponte Chiasso hanno fermato una macchina proveniente dalla Svizzera al cui interno, riposto sul sedile posteriore, è stato rinvenuto un sacchetto che conteneva banconote per un totale di  87mila euro. Le indagini hanno permesso di far emergere un contesto criminale incentrato sia sul contrabbando di orologi e oggetti preziosi sia sul commercio di prodotti falsi. E' così che i finanzieri sono arrivati a sequestrare 30 orologi di pregio del valore stimato di 794.500 euro e 19 orologi contraffatti, delle più note e famose marche.

I metodi utilizzati per il contrabbando di orologi di pregio erano sostanzialmente due: l’acquisto degli orologi in Svizzera e la loro introduzione nel territorio italiano senza assolvere i diritti doganali, ovvero l’acquisto in Italia in regime di non imponibilità, tramite l’intestazione dei beni a persone compiacenti residenti all’estero, prevedendone l’esportazione in Svizzera e la successiva reintroduzione in Italia senza dichiarazione.

La vendita degli orologi contraffatti avveniva principalmente attraverso piattaforme online e siti specializzati dove venivano pubblicizzati i prodotti. A seguito di un primo contatto solitamente telefonico o via e-mail, seguivano trattative dirette e poi la consegna del prodotto. Dalla ricostruzione effettuata dalle Fiamme Gialle, è stato possibile determinare l’introduzione nello Stato e il commercio di centinaia di orologi falsi, per la maggior parte di origine cinese e di ottima fattura, da parte delle persone coinvolte.

A seguito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Como sono state individuate e denunciate 22 persone di nazionalità italiana e svizzera. Inoltre, nell'ambito dell'inchiesta sono stati sequestrati 122.730 euro in contanti, frutto dell’attività criminosa.