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Sei arresti per il delitto di Guanzate

La Questura di Como ha risolto il delitto di Guanzate avvenuto nel giugno scorso. Questo pomeriggio gli agenti della Questura di Como hanno rivelato nei dettagli i fatti accaduti prima e dopo il ritrovamento del corpo di Ernesto Albanese, l’uomo...

La Questura di Como ha risolto il delitto di Guanzate avvenuto nel giugno scorso. Questo pomeriggio gli agenti della Questura di Como hanno rivelato nei dettagli i fatti accaduti prima e dopo il ritrovamento del corpo di Ernesto Albanese, l’uomo assassinato nei boschi di Guanzate, comunicando anche l’arresto dei responsabili dell’efferato crimine.

E’ la tarda sera dell’8 giugno scorso quando Albanese viene prelevato e malmenato da alcuni uomini fuori dalla chiesa di Bulgorello: il movente dell’aggressione è molto probabilmente da ricercare in un debito legato alla droga che aveva con i suoi sicari, i quali, dopo averlo stordito, lo hanno trascinato nella fitta boscaglia che circonda il Comune di Guanzate. Qui il gruppo di malviventi - cinque per l’esattezza - avrebbe inferto numerose coltellate, più di 30, ad Albanese, lasciato agonizzante sul posto. La morte è sopravvenuta a seguito della forte emorragia provocata dalla lama che lo ha colpito più volte agli organi non vitali. Albanese è morto dissanguato nel punto del bosco dove era stato trascinato la notte precedente.

Il giorno successivo il gruppo di malviventi avrebbe organizzato una grigliata presso l’abitazione di uno di essi, ma prima hanno provveduto a spostare il corpo della vittima in un giardino di Guanzate.

L’indagine degli uomini della Questura è stata paziente ma capillare e dopo una serie di esami tecnici si è arrivati all’identificazione di uno dei presunti responsabili dell’omicidio: R.L., 39 anni di Cantù, il quale dopo aver negato tutto si è convinto a collaborare e ha fornito i nomi dei complici. Così, ad uno ad uno, anche gli altri cinque sono stati arrestati: si tratta di F.I., 42 anni di Tradate, A.I., 46 anni di Lurago Marinone, L.N., 46 anni, di Giffone (Reggio Calabria), F.V., 43 anni, di Mariano Comense e S.M., 55 anni, di Oleggio (Novara). Per tutti l’ordinanza di custodia cautelare in carcere parla di sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere.

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