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Seconda rata Imu nei Comuni lariani: aliquota record a Barni

La Cgil di Como ha presentato questa mattina lo studio sull’ormai imminente versamento della seconda rata dell’Imu. Il pagamento, infatti, costituirà un vero e proprio “regalo di Natale” per le casse dei Comuni dal momento che la scadenza è...

La Cgil di Como ha presentato questa mattina lo studio sull’ormai imminente versamento della seconda rata dell’Imu.

Il pagamento, infatti, costituirà un vero e proprio “regalo di Natale” per le casse dei Comuni dal momento che la scadenza è prevista per il 17 dicembre. Nei giorni scorsi la Cgil ha provveduto a inviare i moduli F24 con il saldo dell’Imu a circa ventimila iscritti che ne avevano fatto richiesta e a ciascuno è stata indicata la somma di pagamento prevista calcolata sulla base delle aliquote applicate dal rispettivo Comune di residenza.

Nel corso dell’incontro il segretario Tarpini ha evidenziato quanto sia stato impegnativo il lavoro che ha spaziato dal mero calcolo del saldo da versare, fino addirittura ad una sorta di sostegno psicologico per alcuni cittadini e pensionati che in taluni casi si sono trovati di fronte a cifre da versare decisamente importanti. Non va dimenticato, infatti, che l’Imu si è rivelata molto pesante in particolare per quei cittadini che possiedono immobili diversi dall’abitazione principale, i quali, in molti casi, sono tuttavia in uso a figli, nipoti o parenti stretti.

A questo proposito va detto che, su tutto il territorio provinciale, Mariano Comense, Carimate, Luisago, Monguzzo e Novedrate sono risultati essere i Comuni che hanno previsto una sorta di agevolazione per le abitazioni in uso gratuito anche per i parenti meno diretti (figli, nipoti e altri) estendendola anche a gradi di parentela più lontani, andando in qualche modo incontro ai cittadini. Dalle tabelle fornite dalla Cgil risulta che il Comune che ha aumentato più di tutti è stato Barni con un’aliquota del 10,6. Ma va precisato che il Comune di Barni è in notevoli difficoltà economiche.

Anche altre amministrazioni comunali hanno, per la verità, elevato sino al 10,6 l’aliquota, ma Barni è quello che ha applicato le tariffe massime sia per quanto riguarda Imu, sia per quello che concerne le addizionali Irpef. Viceversa altri Comuni hanno abbassato l’aliquota sull’abitazione principale: è il caso di Tremezzo, San Fermo, Novedrate, Mariano, Drezzo. Altri, invece, sono rimasti invariati.

Tra le curiosità spicca il Comune di Cantù che non ha elevato le aliquote Imu, ma ha portato ai massimi le addizionali comunali.
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