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Scuole chiuse per neve a Como, Comune contro le polemiche: "Meno traffico, disagi per mezzi senza catene"

Palazzo Cernezzi difende la scelta di tenere chiuse le scuole nella giornata di venerdì 1° febbraio per limitare i problemi alla viabilità

Il Comune di Como difende la scelta di chiudere le scuole di ogni ordine e grado per la nevicata di venerdì 1° febbraio 2019. La decisione, presa dal sindaco Mario Landriscina con un'apposita ordinanza, è arrivata nel pomeriggio di giovedì 31 gennaio dopo il confronto con la Prefettura, che aveva delegato la decisione alle singole amministrazioni. Molti i comuni comaschi che hanno scelto di non aderire lasciando le scuole aperte, mentre la Provincia ha deciso di chiudere gli istituti superiori.

Una decisione che ha scatenato un mare di polemiche in città soprattutto tra i genitori che si sono ritrovati a dover trovare una sistemazione ai figli da un giorno all'altro, con il dubbio che la nevicata attesa fosse di gran lunga inferiore alle aspettative.

Disagi e traffico per la neve a Como e provincia (1° febbraio 2019)

Alla luce dell'evoluzione della giornata, con disagi importanti alla viabilità soprattutto sulle direttrici principali (Oltrecolle in primis) causati in gran parte da mezzi, soprattutto pesanti, senza catene ed adeguato equipaggiamento invernale (anche se non sono mancate le polemiche sulla pulizia delle strade, Palazzo Cernezzi ha tirato le somme in serata in un comunicato stampa ufficiale che riportiamo integralmente.

Con riferimento alla situazione meteorologica evidenziata sia da soggetti istituzionali che dai vari siti meteo disponibili anche ai singoli, nella giornata di ieri si è presa in esame in termini predittivi la ricaduta che le precipitazioni nevose avrebbero comportato sul sistema-città, anche alla luce degli appelli e delle richieste di attenzione per condizioni rappresentate come potenzialmente critiche dalle diverse società che assicurano viabilità e trasporti (Autostrade, Asf,... ).

La chiusura delle scuole quindi è derivata dall’analisi approfondita di una serie di condizioni che, direttamente o indirettamente, potevano costituire un potenziale aggravamento della situazione generale. Nello specifico, anche la notizia delle limitazioni sia della capienza sia del numero delle corse del trasporto pubblico ha influito nell’individuazione di scelte condivise sia in sede istituzionale di Prefettura sia in termini di approccio strategico, anche con la Provincia di Como per le scuole di competenza, decidendo la chiusura degli istituti scolastici in modo da non sovraccaricare i mezzi pubblici per lasciare spazio ai lavoratori pendolari e ai cittadini che avrebbero avuto necessità di spostamenti all’interno della città.

Una delle variabili presa in considerazione ieri e che ha pesato ai fini della chiusura delle scuole è stata la possibilità che a seguito dell’ipotesi di chiusura della dogana merci e di potenziali situazioni critiche sull’asse del Gottardo si realizzassero i presupposti di una ricaduta importante su alcuni comparti della città a causa degli autoarticolati che avrebbero potuto riversarsi sulla viabilità anche ordinaria.

L’insieme di questi e altri fattori apparentemente meno significativi ha condotto alla chiusura complessiva degli istituti scolastici, scelta che si ritiene abbia ottenuto ricadute positive sul sistema città nel suo complesso, consentendo di limitare alcuni pesanti disagi a sole poche tratte viabilistiche.

Tale decisione peraltro ha comportato una scelta importante anche relativamente alla ricaduta sui servizi per le scuole, in particolare il servizio erogato a supporto del sistema mense. L’obiettivo prioritario era ridurre il numero delle persone e dei mezzi privati che si spostavano all’interno della città e avere più disponibilità sui mezzi pubblici.
Pur nella consapevolezza del potenziale disagio che questa scelta poteva comportare per alcune famiglie, è stata ritenuta necessaria nell’ambito della valutazione onnicomprensiva della gestione del traffico.

Appaiono per questo poco opportuni e fuorvianti i giudizi perentori di chi ha pensato solo alla parte bassa della Convalle, senza curarsi del resto della città e del territorio di cintura.

Disagi causati dai mezzi senza catene

La riduzione odierna del carico di traffico rispetto all’ordinario, infatti, in molte situazioni ha permesso ai mezzi di passare a pulire e salare le strade, evitando blocchi e pesanti rallentamenti.

In riferimento alla situazione viabilistica peraltro è stato rilevato ancora una volta che i problemi si sono creati prevalentemente a partire da chi non ha raccolto gli appelli dei giorni precedenti rispetto alle dotazioni invernali dei veicoli e ai buoni comportamenti da tenere.

A fronte di una situazione che oggi all’interno della Convalle è possibile definire più che accettabile, a causa di veicoli pesanti non sufficientemente attrezzati si sono verificati importanti disagi. 

Caos traffico in via Oltrecolle

Un particolare riferimento va alla viabilità sulla via Oltrecolle, proprio perché su quel tratto di strada più di un autoarticolato ha completamente ostruito la viabilità. La specifica situazione è stata opportunamente gestita dalla Polizia locale che ha consentito, non senza sforzi consistenti, di liberare le carreggiate, ripulire la strada e renderla percorribile. In tutti i casi sono stati identificati e sanzionati i conducenti secondo le norme previste.

La pulizia delle strade

Risultano evidenti anche che gli sforzi odierni nella pulizia del sedime stradale siano stati concentrati in particolare sulle direttrici più significative e che in alcuni quartieri, specie quelli in quota, possano essersi verificati aspetti di non perfetto sgombero della neve.

Il lavoro di polizia locale e protezione civile

Ciò detto, l’esperienza è risultata preziosa per maturare scelte strategiche indirizzate al miglioramento di futuri scenari di questa fattispecie. Indubbiamente vincente è stato l’insediamento fin dalla giornata di ieri di tavoli di coordinamento, in Prefettura e quasi permanentemente presso il comando della Polizia Locale.

Oltre all’importante contributo della Polizia locale nel coordinamento del tavolo, il personale è stato impiegato in un pattugliamento notturno per il monitoraggio dinamico della situazione.

I volontari della Protezione civile comunale sono stati dispiegati sul territorio, in particolare per la pulizia e salatura dei marciapiedi, mentre nei limiti della sostenibilità anche il personale dei cimiteri si è adoperato per rendere accessibili gli spazi affidati alla loro cura.

Importante è stata la disponibilità del settore Reti e strade del Comune, della Croce Rossa, dell’associazione di Protezione civile Colline Comasche.
Con l’occasione si ringraziano quei cittadini che hanno riconosciuto lo sforzo prodotto da tutti i settori coinvolti.

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