Resta critica - sebbene sotto controllo - la situazione alla stazione San Giovanni. Questa sera, attorno alle 20, in soccorso degli 80-100 migranti ancora presenti tra lo scalo ferroviario e il parco sottostante, sono intervenuti diversi mezzi adibiti al trasporto di persone della Croce Rossa (non ambulanze come erroneamente scritto in un primo momento, ndr) e anche alcuni volontari con i propri veicoli privati (tra questi, anche la consigliera comunale di Como Civica, Stefania Soldarini). I mezzi sono serviti a trasportare piccoli gruppi di migranti alla mensa solidale di via Tommaso Grossi per consumare la cena. Terminato il pasto, i profughi sono stati riportati alla stazione sempre con gli stessi mezzi.
A San Giovanni sono arrivati anche l'assessore ai Servizi sociali, Bruno Magatti, e il direttore della Caritas diocesana, Roberto Bernasconi. Proprio tramite la Caritas sono state portate anche delle coperte e probabilmente domani mattina sarà organizzato un trasporto ai Bagni comunali di via Sirtori. Al mattino, altri volontari portano la colazione ogni giorno.

Sul fronte politico, infine, la Lega Nord - attraverso una nota della segretario cittadina Alessandra Locatelli - si è scagliata contro "l'invasione", contro il fatto che "i prati circostanti la stazione di Como sono invasi da clandestini che bivaccano lì e all'interno della struttura adiacente i binari" e ha protestato contro l'ipotesi che "la stazione centrale diventi un enorme bagno pubblico".