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Cronaca

Salvini a Turate, provocazione anti black bloc: "Parlamentari in aula col passamontagna"

  E' arrivato con una quarantina di minuti di ritardo, ma il popolo leghista a Matteo Salvini perdona tutto. Tanto che quando il leader è sceso dalla macchina, nella piazza davanti al Comune di Turate, è stato accolto più come una rockstar...

E' arrivato con una quarantina di minuti di ritardo, ma il popolo leghista a Matteo Salvini perdona tutto. Tanto che quando il leader è sceso dalla macchina, nella piazza davanti al Comune di Turate, è stato accolto più come una rockstar che come un politico. Selfie, cori, abbracci: una morsa che ha accompagnato il "capo" fino al cortile interno del municipio turatese, dove lo attendevano tra gli altri il sindaco uscente e ricandidato Cristiano Banfi e il deputato Nicola Molteni. Poi, spazio al discorso. Che ha riservato il "cuore" alle devastazioni compiute dai black bloc a Milano nel primo giorno di Expo.

"In questi giorni ho sentito dire di tutto: il ministro dell'Interno Alfano affermare che tutto sommato poteva andare peggio, dibattiti sul reato di tortura, proposte per mettere numerini identificativi sulle divise dei poliziotti - ha esordito Salvini - Assurdità, con Alfano che ci ha resi ancora una volta ridicoli davanti al mondo e un governo che non ha fatto nulla. Io dico, allora, che i nostri poliziotti e i nostri carabinieri piuttosto che essere marchiati con numerini dovrebbero essere liberi di difendere le nostre città, i nostri negozi, la nostra gente. Invece assistiamo a gente libera di presentarsi nelle piazze con passamontagna, caschi e spranghe. Per questo ho appena invitato i nostri senatori, e ora vediamo se si potrà fare anche con i nostri deputati, a presentarsi in Parlamento con passamontagna e caschi. Vediamo se la Boldrini lo lascerà fare anche a loro, visto che per i vandali si tollera tutto".

Inevitabile il tema dell'immigrazione. "Ai nostri sindaci, al sindaco di Turate, io chiedo una cosa - ha detto il leader del Carroccio - Quando il prefetto chiama per dirvi di accogliere clandestini, voi rispondete con una pernacchia e appendete". Ancora un attacco al premier Matteo Renzi: "Dopo i 700 morti in mare, Renzi ha strepitato poi è andato in Europa e alla fine è tornato senza aver ottenuto nulla. Ma quando noi andremo al governo, i clandestini li rimettiamo su un barcone nuovo e pulito e li rispediamo a casa loro". Accenni anche al tema della prostituzione ("Va regolamentata e tassata come avviene in altri paesi a partire dalla Svizzera, porterebbe molti soldi e si toglierebbero certi spettacoli dalle strade") e al Jobs Act, definito "una enorme fregatura". Poi via, per un'altra tappa del tour politico-elettorale che soltanto oggi prevedeva una decina di città.

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