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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Salvini: "Obiezione di coscienza contro l'immigrazione. E sindaco leghista a Como"

Una folla enorme - oltre 500 tra militanti, amministratori e simpatizzanti - ha accolto il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ospite per una serata al ristorante "Laghett" di Novedrate. E il leader del Carroccio - tra decine di selfie e...

Una folla enorme - oltre 500 tra militanti, amministratori e simpatizzanti - ha accolto il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ospite per una serata al ristorante "Laghett" di Novedrate. E il leader del Carroccio - tra decine di selfie e mani tese - non ha tradito le attese parlando di frontalieri, prefetture, case chiuse, elezioni e altro ancora.

Per quanto riguarda i frontalieri, Salvini - contrarissimo al recente accordo Italia-Svizzera definito più volte "una fregatura" - ha attaccato frontalmente il premier. "Renzi ha fatto l'ennesimo regalo alle banche e ai poteri forti - ha detto - l'accordo stretto con la Svizzera sarà pagato dai 70 mila frontalieri, considerati dal governo come pura merce di scambio, e dai 400 piccolissimi comuni italiani di confine che rischiano di non ricevere più alcun rimborso. Chi li risarcirà del mancato introito di 60 milioni di euro? Lo Stato italiano sull'orlo di una bancarotta? C'è da scommetterci che a pagare saranno sempre i soliti: i cittadini che avranno meno servizi e più tasse".

Pesantissimo, poi, l'attacco alle prefetture. E segnatamente a quella di Como, già attaccata pesantemente per la gestione dell'accoglienza dei profughi dal deputato lariano, Nicola Molteni. "Quando saremo al governo - ha affermato il leader del Carroccio - chiuderemo tutte le prefetture, a partire proprio da quella di Como che è uno spreco che non ci possiamo assolutamente permettere. E anzi, visto che ci concediamo qualche battuta, riapriremo le case chiuse. E la metà delle tasse che si introiteranno resteranno sul territorio". Risate e consenso, tra realtà e boutade.

salvini-novedrate-2Il segretario del Carroccio - spinto anche dai molti amministratori leghisti presenti al "Laghett" - ha affrontato il cavallo di battaglia: l'immigrazione. E le parole sono state durissime. "I nostri comuni devono diventare anche in provincia di Como a "immigrazione zero". Bisogna ribellarsi e iniziare l'obiezione di coscienza contro l'invasione di immigrati. Anzi, invito il segretario provinciale, Angelo Sala, a scrivere a tutte le amministrazioni lariane, anche quelle di sinistra che in realtà vivono le stesse difficoltà dei nostri amministratori. Invitiamo anche loro all'obiezione di coscienza, perché nei nostri paesi non c'è spazio nemmeno per un immigrato".

Sul fronte politico, pur evitando di parlare di alleanze future in una provincia come che fino a pochi anni fa era feudo di Pdl/Forza Italia e Lega e che ora (a partire da Como città) e passata al centrosinistra, Salvini ha puntato alto. "Non mi piace parlare di futuro, soprattutto quando per Como mancano ancora due anni al voto e molti partiti, a partire da Nuovo Centrodestra per fare un esempio, nemmeno esisteranno più. Ma comunque ci stiamo preparando, con gli uomini e con la squadra. La città ormai sta vivendo un fase di declino, di tristezza e di sporcizia che non le appartiene. Allora posso dirlo: il prossimo sindaco del capoluogo sarà della Lega".

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