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Cronaca

Rosa, comasca a Parigi: "Gli attentati. Poi il ritorno a casa tra militari, polizia e ambulanze"

Rosa, comasca, era a Parigi nella notte di sangue e terrore costata 128 vite a causa della serie di attentati che ha sconvolto la capitale francese e il mondo intero. Pur a distanza dalle zone-epicentro della furia estremista, il clima di paura e...

Rosa, comasca, era a Parigi nella notte di sangue e terrore costata 128 vite a causa della serie di attentati che ha sconvolto la capitale francese e il mondo intero. Pur a distanza dalle zone-epicentro della furia estremista, il clima di paura e di tensione è stato percepibile sia nei momenti del terrore, sia oggi a qualche ora di distanza.

"Io ero al ristorante nell'arrondissement 2 della città - racconta - e improvvisamente ho visto e sentito ambulanze e polizia passare. Ho letto subito la notizia su internet". Il ritorno a casa - così come ogni momento da ieri sera fino ad ora - dava già l'idea dell'inferno che si era scatenato nel cuore di Parigi. "Sono riuscita a tornare a casa in taxi passando in mezzo ai militari per le strade, alla polizia e alle ambulanze che erano dappertutto". Da parte delle autorità parigine, racconta sempre Rosa, "il consiglio è di non uscire, la tensione è alta, si respira un'atmosfera surreale". Facile abbinare le sue parole con le immagini che il mondo intero da ieri notte sta vedendo passare in tv, a descrivere una Parigi scossa alle fondamenta sebbene non arresa di fronte agli assalti terroristici.

"Ora sono nell'arrondissement 19 - racconta Rosa - Ripeto, la tensione è molta ma la gente non ha rinunciato a uscire, si vede per strada e nei bar. Non so come sarà in aeroporto la situazione, spero comunque di riuscire a prendere il volo per tornare in Italia questa sera (ieri, ndr)".

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