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Rita Livio: "Assunzioni bloccate, poco personale. Uffici turistici a rischio in estate"

La presidente della Provincia, quando chiama noi, mediamente è arrabbiata. Lo era anche stamane, in parte. Poi, in pochi minuti, è invece sbocciata una discussione quasi subito rasserenata, costruttiva, esplicativa e - cosa non da poco per chi fa...

La presidente della Provincia, quando chiama noi, mediamente è arrabbiata. Lo era anche stamane, in parte. Poi, in pochi minuti, è invece sbocciata una discussione quasi subito rasserenata, costruttiva, esplicativa e - cosa non da poco per chi fa informazione - densa anche di una notizia decisamente rilevante (seguirà tra qualche riga). Partiamo dal tema originario del confronto. Si tratta della lettera inviata dalla stessa presidente a Comune di Como e Autorità di Bacino per annunciare l'impossibilità dell'ente di via Borgovico di continuare a gestire e garantire il servizio di pulizia del lago. La drammatica situazione finanziaria dell Provincia (un passivo di bilancio stimato in 26 milioni, impossibile da coprire) e l'attesa riorganizzazione ulteriore dell'ente, le due cause (anche) di questo problema. E qui, al di là della missiva in questione, la presidente ha spiegato ulteriormente la situazione. "Quel documento - ha affermato - è nato per avvertire Comune e Autorità di Bacino che il servizio di pulizia del lago, che peraltro non rientra tra le attività che la Provincia è chiamata a fare, è sempre stato fatto al massimo delle possibilità pratiche e delle disponibilità economiche, ma oggi non siamo più in grado di garantirlo".

battello-spazzino-diga-sporco"Non soltanto non ci compete - aggiunta Rita Livio - ma sono venute a mancare anche le risorse materiali per poter garantire una prosecuzione del servizio. Per questo ho scritto al Comune di Como, preavvertendo l'amministrazione della questione. Ma l'obiettivo, ovviamente, non era soltanto dare questa comunicazione ma anche proporre una soluzione. Infatti nel documento avvertiamo Palazzo Cernezzi che siamo già in trattativa con l'Autorità di Bacino affinché sia questo stesso ente a farsi carico e a gestire il servizio, relazionandosi con lo stesso Comune di Como nel pieno rispetto della sua autonomia decisionale. Forse è il momento che un unico ente, del quale fa parte anche Lecco (Como città non ancora però, ndr), si occupi di questa attività. Anche perché è il soggetto che ha competenze, strumenti e fondi per farlo. Ecco spiegate le origini della lettera". Chiaro. Ma è proprio qui che - nel pieno dello tsunami economico-finanziario che sta travolgendo Villa Saporiti - la presidente della Provincia, sebbene a malincuore, dà un secondo annuncio. "Purtroppo, in questa situazione, sto preparando altre lettere - premette Rita Livio, che è anche sindaco di Olgiate Comasco - Saranno destinate ai sindaci che hanno sul territorio del loro Comune i punti di informazione turistica. Siccome la Provincia non può più fare alcun tipo di contratto con chicchessia, nemmeno per incarichi di 2 giorni, e non possiamo neppure affidare consulenze e incarichi a tempo, dobbiamo comunicare che se nel pieno della stagione turistica dovesse mancare il personale nei punti turistici, non saremo in grado in alcun modo di sostituirlo".

Una verità pesante ma ormai sicura. "Per questo mi sto occupando di avvertire per tempo i sindaci - prosegue Rita Livio - Dobbiamo fare i conti anche con alcune professionalità che andranno in pensione, fattore che sommato all'assoluta impossibilità di assumere, accresce il problema". Problema che a "Lariowood" non sfugge a nessuno nella sua gravità: l'immagine di info-point e uffici turistici provinciali senza personale nell'estate comasca sul lago è oggettivamente tremenda.

"Lo so - afferma la presidente di Villa Saporiti - ma, come per il caso del battello spazzino, anche su questo tema vorrei proporre ai sindaci qualche soluzione alternativa, in piena collaborazione. Al di là dell'eventuale possibilità di qualche Comune di procedere con incarichi o assunzioni a termine, l'idea sarebbe coinvolgere, magari tramite apposite convenzioni, le scuole e gli istituti superiori turistici offrendo stage agli studenti, prevedendo anche una gratifica. I giovani potrebbero fare esperienza e impratichirsi, non gratis, e in qualche modo non lasceremmo sguarniti i presidi turistici. Conto sul rapporto con i sindaci, ora vedremo".

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