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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Riaprire il lungolago? Domani sopralluogo sul cantiere per decidere

Si è svolto nel tardo pomeriggio a Palazzo Cernezzi il primo incontro operativo tra il direttore generale dell’ente, Nunzio Fabiano, i dirigenti comunali Antonio Ferro, Antonio Viola, Maria Antonietta Marciano e i proponenti l’iniziativa di...

Si è svolto nel tardo pomeriggio a Palazzo Cernezzi il primo incontro operativo tra il direttore generale dell’ente, Nunzio Fabiano, i dirigenti comunali Antonio Ferro, Antonio Viola, Maria Antonietta Marciano e i proponenti l’iniziativa di riapertura e allestimento temporaneo del lungolago (oggi rappresentati da Valentino Carboncini presidente Ance, Walter Ferrario direttore del Collegio delle Imprese Edili, Umberto D’Alessandro presidente di Acsm-Agam, Dino Bruni e l’architetto Antonella Crippa per gli Amici di Como, e l’architetto Giuseppe Cosenza).

L’impegno economico prospettato dagli sponsor e che riguarda il tratto tra i giardini a lago e piazza Cavour, si assesta tra i 100 e i 120mila euro. Alla luce delle criticità emerse per l’ulteriore spesa richiesta da Sacaim - l’impresa esecutrice dei lavori di riqualificazione del lungolago - per lo spostamento delle palancole e che si aggira intorno ai 60mila euro, è stata oggi prospettata l’ipotesi di posizionamento delle palancole in parte a ridosso delle baracche e in parte a ridosso delle alberature. Per verificare la fattibilità di tale ipotesi, che potrebbe consentire un abbattimento dei costi ipotizzati dal momento che le palancole non verrebbero spostate dal cantiere, verrà effettuato domani mattina un sopralluogo. All’esito di tale verifica si potrà procedere alla stipula del contratto di sponsorizzazione con tutti gli adempimenti conseguenti (nomina di un progettista, realizzazione del progetto esecutivo, invio del progetto a Provincia, Regione, Soprintendenza, Commissione Paesaggio per i necessari pareri, definizione delle modalità di appalto). Da parte sua l’amministrazione comunale non potrà in alcun modo sostenere oneri al di fuori di quanto previsto con il contratto stipulato con l’impresa Sacaim, pena l’azione di responsabilità contabile da parte della Corte dei Conti.

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