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Cronaca

Rapinese a processo, decadono le querele dei Di Matteo

Oggi si è svolta l'udienza del processo penale al consigliere comunale Alessandro Rapinese. A promuovere le denunce contro di lui sono stati Tullio Saccenti (ex capo di gabinetto del Comune di Como), la moglie avvocato Elisabetta di Matteo e...

Oggi si è svolta l'udienza del processo penale al consigliere comunale Alessandro Rapinese. A promuovere le denunce contro di lui sono stati Tullio Saccenti (ex capo di gabinetto del Comune di Como), la moglie avvocato Elisabetta di Matteo e l'avvocato Elia Di Matteo (padre di Elisabetta e suocero di Saccenti). Il giudice accogliendo l'eccezione sollevata dal legale di Rapinese, Fulvio Anzaldo, ha ritenuto nulle le querele dei Di Matteo a causa di una sorta vizio di forma nella loro presentazione. Resta valida la querela presentata da Saccenti per la quale l'udienza è fissata al 3 giugno. Rapinese era stato denunciato a causa di alcuni interventi in consiglio comunali e di un articolo pubblicato sul suo sito internet, ritenuti diffamatori dai Di Matteo e da Saccenti. Il risarcimento richiesto dai Di Matteo, costituiti parte civile, sarebbe ammontato a oltre 1 milione di euro. Per il risarcimento richiesto da Saccenti si parlerebbe di 100mila euro.

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