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Cronaca

La polemica: "Fontane a secco o degradate ovunque, perché farne altre in piazza Grimoldi?"

  Inutile dire che il documento in sé è una chiara provocazione di natura politica alla giunta. Resta il fatto, però, che al di là delle due righe con cui il capogruppo di Adesso Como, Alessandro Rapinese, chiede "per quale ragione la...

grimoldi-16mar16-6Inutile dire che il documento in sé è una chiara provocazione di natura politica alla giunta. Resta il fatto, però, che al di là delle due righe con cui il capogruppo di Adesso Como, Alessandro Rapinese, chiede "per quale ragione la giunta Lucini abbia previsto nuove fontane considerato il fatto che non riesce a mantenere in efficienza e pulizia quelle già presenti sul territorio comunale", la situazione di tre fontane del centro, due per la verità nate anche come monumenti, è effettivamente sconfortante. Lo spunto del consigliere per presentare il documento rivolto all'esecutivo, in realtà, è puntato sulle due fontane lineari previste in piazza Grimoldi nell'ambito del progetto di riqualificazione della zona. Nello stesso tempo, però, tre fontane versano effettivamente in condizioni tra il disastroso e - se così si può dire - l'inspiegabile. La situazione peggiore, come si può notare dalle foto, è quella della storica "fontanona" ai giardini a lago (galleria in alto), ormai ridotta a un rudere sfasciato in più punti, senz'acqua e preda da tempo immemorabile di un degrado invincibile.

Non granché meglio, spostandoci in pieno centro città, sta il Fontanile di via Garibaldi (foto qui sopra), all'altezza dell'incrocio con via Grassi. L'opera-fontana progettata da Mario Di Salvo (urbanista che curò l’intera opera di riqualificazione terminata nel 2001) e consegnato alla cittadinanza con una cerimonia ufficiale è caratterizzata dalla presenza, al centro, della scultura d'acciaio dell'artista canturino Paolo Minoli, sulla cui lastra inclinata al basamento dovrebbe scorrere leggera l'acqua. L'opera intendeva avere anche un forte valore simbolico, visto che in epoca medievale il luogo su cui sorge il fontanile veniva per l'appunto denominato “contrada del fontanile”, da cui il nome dell'opera posata 15 anni fa. Inutile dire che di acqua non ve n'è ombra, mentre figurano rifiuti e sporcizia.

Terza fontana dal destino infausto - esattamente come l'area che la ospita - è quella al centro di piazza Gobetti. Qui l'acqua c'è, ma le immagini che potete vedere qui sotto dicono molto della cura e dell'utilizzo che si fa della struttura, stamane dapprima letteralmente invasa da una densa schiuma bianca decisamente sgradevole, poi "cestino" acquatico per bottiglie di vetro e plastica.

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