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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Quel pasticcio burocratico che obbliga la Città dei Balocchi a tirar giù la serranda

C'è l'immancabile pasticcio dietro l'ordine tassativo imposto dal Comune di Como alla Città dei Balocchi di tirare giù la serranda di botto questa sera, al termine dell'Epifania (fatta eccezione per le illuminazioni su monumenti e palazzi che però...

C'è l'immancabile pasticcio dietro l'ordine tassativo imposto dal Comune di Como alla Città dei Balocchi di tirare giù la serranda di botto questa sera, al termine dell'Epifania (fatta eccezione per le illuminazioni su monumenti e palazzi che però solo grazie alla volontà degli organizzatori rimarranno accese fino a domenica).

luci-natale-nov15-2Il vulnus di una situazione che nel prossimo weekend offrirà un evento in fase di smantellamento agli immancabili turisti e comaschi in gita a Como, complice anche la ghiotta occasione dei saldi, è nella (poco) geniale costruzione del bando per l'assegnazione della manifestazione natalizia, pubblicato da Palazzo Cernezzi nel luglio scorso e chiuso con l'assegnazione al Consorzio Como Turistica. All'articolo 2, intitolato "Durata della manifestazione", si leggono testualmente queste indicazioni: "La manifestazione decorre a partire dalla data del 5 dicembre 2015 sino al 6 gennaio 2016, esclusi i tempi tecnici di allestimento e disallestimento, con facoltà di estensione di ulteriori 7 giorni. L’ accensione delle luminarie natalizie dovrà essere correlata all’accensione delle luci lungo le vie dello shopping, come riportato nel successivo art.3, elemento 4". E cosa dice l'elemento 4 dell'articolo 3? Tra le altre cose, questo: "L’accensione delle luminarie natalizie dovrà essere correlata all’accensione delle luci lungo le vie dello shopping e pertanto dal 28 novembre al 9 gennaio 2016 (9 gennaio che peraltro è sabato, nemmeno domenica ndr)".

pista-del-ghiaccioAi più attenti, dunque, non sarà già sfuggita l'assurdità delle prescrizioni messe nero su bianco dagli uffici comunali. E cioè, nell'ordine: il vincolo di apertura della manifestazione natalizia è fissato al 5 dicembre; viene garantita la possibilità di proroga ai vincitori per 7 giorni; ma nel contempo il vincolo di quella stessa proroga è di fatto legata indissolubilmente all'anticipo del via ai Balocchi al 28 novembre e non al 5 dicembre perché proprio il 28 novembre e non il 5 dicembre in città si sono accese le luminarie installate da Shopincomo, cosa diversa dai Balocchi e "contenitore" che ha tra i partner i commercianti, la Camera di Commercio e lo stesso Comune di Como.

Per questa serie di contraddizioni burocratiche, dunque, la richiesta di proroga inoltrata dalla Città dei Balocchi a Palazzo Cernezzi nei giorni scorsi, con l'obiettivo di mantenere le installazioni natalizie (casette e pista del ghiaccio, ad esempio) attive piuttosto logicamente fino a domenica, è stata rigettata. Motivo? Perché in Comune si ritiene già sfruttata dai Balocchi la proroga con l'anticipo dell'inaugurazione al 28 novembre rispetto al 5 dicembre fissato dal bando, sebbene quello stesso anticipo sia stato di fatto imposto senza possibilità di scelta dall'amministrazione stessa.

Risultato finale: nell'imminente weekend dei saldi, a Natale finito ma - per così dire - "ancora caldo", comaschi e turisti domenica avranno una kermesse in fase di disallestimento. Potere sconfinato della burocrazia.

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