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Cronaca

Proteste in Valbasca: residenti contro il Parco Spina Verde

Un gruppo di Albatesi “indignati per la realizzazione di un progetto inutile e costoso”, così si sono firmati gli abitanti della Valbasca con dei cartelloni che sono stati prontamente rimossi. “Il progetto è nato male ed è stato realizzato...

Un gruppo di Albatesi “indignati per la realizzazione di un progetto inutile e costoso”, così si sono firmati gli abitanti della Valbasca con dei cartelloni che sono stati prontamente rimossi. “Il progetto è nato male ed è stato realizzato peggio”, ha spiegato Franca Aiani, “si dovevano coinvolgere le associazioni sul territorio”. Un progetto costato 90 mila euro per creare una zona umida in cui le rane verdi potevano trovare il loro habitat naturale ma di cui gli abitanti della Valbasca faticano a capire il senso della scelta del luogo. A pochi mesi dalla realizzazione dei lavori le rive degli scavi sono già in secca e la chiusa di regolazione del livello delle acque si è ostruita . La zona umida è così rimasta a secco causando la fuga delle rane. La scelta del parco è stata quella di togliere la terra con un escavatore per depositarla sul letto del Segrada. “La nostra paura è che un temporale forte spazzi a valle tutta questa terra appena messa, allagando le case che danno verso il lavatoio”, queste sono le paure degli abitanti della Valbasca che faticano sempre più a comprendere le scelte del parco della Spina Verde. Il direttore del Parco Spina Verde, Vittorio Terza, è invece convinto della bontà del progetto che senza le modifiche al canale di deviazioner imposte dal Comune non avrebbe avuto alcun tipo di problema. Il gruppo di albatesi indignati vuole capire se questi nuovi lavori siano corrispondenti al progetto iniziale e se non ci sia stata un’alterazione del reticolo idrico minore.

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