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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Prostituzione nei centri massaggi frequentati da imprenditori comaschi. Mille euro per le giovanissime

Tra i clienti molti professionisti e imprenditori di Como e Milano. Sequestro di 400mila euro e due centri chiusi

Erano disposti a pagare fino a mille euro al giorno per la compagnia di ragazze giovanissime nelle salette dei centri massaggi. Per un massaggio "speciale" si andava dai 150 ai 200 euro. Tra i clienti dei due centri massaggi brianzoli sotto inchiesta ( uno a Cesano Maderno, uno a Seregno al confine con il Marianese) tanti professionisti e imprenditori di Como e di Milano. La metà del compenso andava alle giovani (italiane e straniere) e l'altra metà  alle maîtresse, le titolari delle attività.

A portare alla luce il presunto giro di prostituzione all'interno dei due esercizi commerciali è stata un'indagine della guardia di finanza. Due le ordinanze di misure cautelari degli arresti domiciliari nei confronti di due persone, gravemente indiziate, a vario titolo, di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione ed autoriciclaggio. Si tratta di una donna di origini marocchine di 37 anni, residente in Brianza, titolare di un centro massaggi a Cesano Maderno e di una 39enne peruviana che invece gestiva un altro centro a luci rosse a Seregno. I finanzieri hanno eseguito anche il provvedimento di sequestro impeditivo di due centri olistici, in cui veniva svolta l’attività illegale e di oltre 400 mila euro.

La segnalazione anonima

A portare i militari delle fiamme gialle all’interno delle due attività è stata una segnalazione anonima. E così, i finanzieri si sono appostati nei pressi di un centro massaggi a Cesano Maderno dove durante un’intera giornata è stata accertata l’attività di prostituzione da parte di giovani donne italiane e straniere, sotto la direzione della proprietaria. La donna, secondo quanto ricostruito, avrebbe trattenuto per sé il 50% degli importi delle prestazioni che venivano sponsorizzate anche su siti internet. Nel mirino della finanza è finito poi anche un altro centro “a luci rosse”, a Seregno, gestito da una donna peruviana, trentanovenne, anche lei residente in provincia di Monza.

I "massaggi" da mille euro e i clienti 

I contatti con i clienti, la calendarizzazione degli appuntamenti e gli importi delle singole prestazioni venivano gestiti direttamente dalle titolari che pubblicizzavano l’attività anche su siti internet, trattenendo poi il 50% del compenso ricevuto per la prestazione. L’incontro aveva un costo che si aggirava tra 150 e 200 euro. Alcuni clienti erano disposti a pagare fino a 1.000 euro in un giorno per trattamenti di 4 ore.

“Tra i frequentatori del centro vi erano anche imprenditori e professionisti provenienti da Milano e Como” specificano dal comando provinciale della guardia di finanza di Monza e Brianza. La titolare del centro massaggi di Cesano Maderno secondo quanto accertato dalle indagini avrebbe reimpiegato 116.000 euro, provento della commissione del reato di sfruttamento della prostituzione, in attività speculative (acquisto di titoli finanziari/buoni postali), “ostacolando così l’identificazione della provenienza delittuosa e rendendosi responsabile della condotta di autoriciclaggio”. Ora entrambe si trovano agli arresti domiciliari.

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