Proposte e dichiarazione di lealtà: il "re della foresta" Sapere dà una lezione di politica
"And the Oscar goes to...Vincenzo Sapere". Senza se e senza ma. Il "re della foresta" (come l'ha elogiato pubblicamente il collega di Paco-Sel, Luigino Nessi) finora è stato di gran lunga l'autore del miglior intervento in consiglio comunale sul...
"And the Oscar goes to...Vincenzo Sapere". Senza se e senza ma. Il "re della foresta" (come l'ha elogiato pubblicamente il collega di Paco-Sel, Luigino Nessi) finora è stato di gran lunga l'autore del miglior intervento in consiglio comunale sul Bilancio (chiusa la discussione, ora si passa agli emendamenti, poi il voto). Anzi, Sapere - il "vecchio" socialista - è stato soprattutto l'unico a parlare veramente di bilancio senza per questo limitarsi a elencare numeri e cifre da usare unilateralmente pro o contro sindaco e assessori, fisiologicamente finiti nel mezzo del consueto teatro tra attacchi a testa bassa dell'opposizione (legittimi ma non raramente aprioristici) e difese arroccate (anche con argomenti validi ma talvolta dogmatiche) della maggioranza. Una maggioranza che - Sapere a parte - si è segnalata anche per gli interventi di Andrée Cesareo (Pd) e Marco Tettamanti (Como Civica), che hanno demolito le accuse di fallimento lanciate a sindaco e giunta due sere fa dal dem Gioacchino Favara, e tra le cui fila ha destato qualche sorpresa l'intervento dell'ex civatiano Guido Rovi che per mezz'ora ha rivolto un elogio talora lirico a esecutivo e bilancio.

Quando parlava Sapere - forse l'unico momento di tutte le serate dedicate al Bilancio finora - l'aula era in perfetto silenzio. Ascoltava - al di là di sigle e bandiere - un discorso di altra pasta rispetto ai molti videoclip giovanili o giovanilistici trasmessi in aula nelle ore precedenti. Potere del vecchio leone.