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Primo giorno di badge al liceo Giovio, gli studenti si sentono "carcerati"

Al Liceo Scientifico “Paolo Giovio” di Como questa mattina è arrivato il badge: per entrare a scuola gli studenti devono “timbrare il cartellino” facendolo passare davanti a uno dei quattro totem posti all’interno della scuola. Soddisfatto di...

Al Liceo Scientifico “Paolo Giovio” di Como questa mattina è arrivato il badge: per entrare a scuola gli studenti devono “timbrare il cartellino” facendolo passare davanti a uno dei quattro totem posti all’interno della scuola. Soddisfatto di questo primo giorno il preside Marzio Caggiano: “Su un totale di 1349 studenti questa mattina solamente in tre si sono presentati sprovvisti di badge. Tutto ha funzionato alla perfezione e in modo ordinato. I miei ragazzi sono magnifici e hanno capito che il badge va semplicemente inteso come una nuova modalità organizzativa”. Nel liceo da questo lunedì sono scomparsi i vecchi registri blu per far posto a quelli elettronici in cui figurerà la presenza o assenza degli studenti in tempo reale. I genitori potranno così scoprire, tramite una mail o visitando da casa il registro elettronico su internet, non solo i voti dei loro figli ma anche le assenze, i ritardi o le uscite anticipate.

L’introduzione del badge negli istituti scolastici è già da tempo una realtà consolidata nelle scuole private, ora anche nelle scuole pubbliche si sta scegliendo questa strada, in fase di sperimentazione anche al Caio Plinio e al Casnati. “Dal 4 novembre fino a gennaio – ha spiegato Caggiano – partirà anche la dematerializzazione per passare a una totale informatizzazione e per eliminare tutto il cartaceo. Ogni comunicazione passerà così tramite e-mail o tramite il sito per abbandonare definitivamente la carta”.

Non tutti gli studenti sembrano però aver gradito la novità, alcuni lamentano di sentirsi privati delle proprie libertà facendo dei riferimenti ad un ipotetico regime carcerario. Alcuni di loro avevano annunciato che si sarebbero presentati questa mattina per entrare in aula vestiti da carcerati ma così non è stato. Probabilmente in questi giorni potrebbero nascere alcune proteste studentesche sia per quanto riguarda l’adozione del badge che per il divieto, forse ancora più odiato, di fumare anche all’aperto all’interno dell’istituto.

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