Primarie per il dopo Lucini, nel Pd spunta il nome di Stefano Legnani
Un rumor si aggira per il Partito Democratico di Como. E riguarda un potenziale candidato alle primarie aperte del centrosinistra, già fissate per il prossimo autunno (sempre che l'ala più a sinistra partecipi alla selezione collettiva del...
Un rumor si aggira per il Partito Democratico di Como. E riguarda un potenziale candidato alle primarie aperte del centrosinistra, già fissate per il prossimo autunno (sempre che l'ala più a sinistra partecipi alla selezione collettiva del successore di Mario Lucini, visto il clima tra dramma e commedia tra dem e Paco Sel). Ebbene, il nome piuttosto a sorpresa è quello dell'attuale presidente del consiglio comunale, Stefano Legnani. Avvocato, classe 1961, da lustri direttamente impegnato in politica e più volte eletto a Palazzo Cernezzi, è senza alcun dubbio uno degli esponenti dell'attuale Pd più vicino al consigliere regionale Luca Gaffuri, con il quale ha condiviso quasi al millimetro il percorso politico. Di estrazione Margheritina, come Gaffuri è stato per molto tempo un rappresentante dell'ala vicina all'ex premier Enrico Letta, il versante cattolico-centrista poi confluito nel Partito Democratico.
Difficilmente definibile oggi come un perfetto campione del renzismo - sebbene certamente più vicino all'ala governativa del partito che non all'ala sinistra - Legnani appartiene certamente al gruppo dei pretoriani in Comune, a dispetto di un incarico alla presidenza dell'assemblea che nacque più come ripiego che non come scelta. L'ambizione, ai tempi, era probabilmente più indirizzata verso un posto in giunta che non per il ruolo - sebbene prestigioso e di garanzia - di presidente del consiglio comunale. Nel maggio del 2014, però, quando Franco Fragolino si dimise dal ruolo per contrasti politici con sindaco e maggioranza, oltre che per nuovi impegni personali, il centrosinistra vide proprio in Legnani il successore perfetto, senza alternative. Richiesto di un commento nelle scorse ore, l'interessato non ha pronunciato il tipico "smentisco categoricamente" ma si è limitato a un più generico "cado dalle nuvole, non ne abbiamo ancora parlato". Il sorriso di accompagnamento era amplissimo.
La candidatura di Legnani alle primarie - che a oggi va comunque ritenuta ufficiosa, frutto di pur fondate indiscrezioni - nascerebbe nel segno della continuità con l'attuale gruppo dirigente del Pd e significherebbe anche una raccolta del testimone dal sindaco Mario Lucini, con cui ha mantenuto un rapporto pressoché mai incrinato da polemiche o divergenze. Per i rapporti di forza esistenti oggi in città nel Pd, Legnani - almeno sulla carta e godendo dell'appoggio gaffuriano - potrebbe essere considerato il favorito nella corsa d'autunno. Anche se gli altri nomi potenzialmente in lizza, da quella di Bruno Magatti (Paco Sel) se la sinistra non strapperà definitivamente con i dem, a Lorenzo Spallino (Como Civica), per ora sono comunque soltanto ipotesi.