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Cronaca Parè

Prigionieri nella loro stessa casa: minacce e notti senza sonno in balia della Baby Gang

La denuncia con un video reso pubblico su YouTube

"Queste Baby Gand sono uvunque, nelle nostre piazze". Inizia così il video reso pubblico su YouTube da DerAtorak (nome del canale-video dell'autore), un giovane che da mesi insieme alla sua compagna, vive una situazione angosciante a causa di un branco di ragazzi che si sono impossessati della piazza sotto la loro casa in un paesino del Comasco. Luogo che usano come punto di ritrovo con tutte le conseguenze del caso. Spiega nel video: 

"Tutto è cominciato una sera quando ho chiamto l'ennesima volta le forze ordine per disturbi alla quiete pubblica. Si tratta di circa 25 ragazzi dai 13 ai 18 anni e li fecero sfollare. Le forze dell'ordine arrivarono, non scesero dalle volanti ma abbastanza tempo in piazza tempo per farli scappare e tornare. Durante la stessa sera continuarono a fare festa e anche un rito di iniziazione. Uno si mise per terra si fece picchiare e perse conoscenza. Ho continuato a filmare mentre chiamavo le forze dell'ordine. Muovendo tenda hanno capito che stavo guardando. Dopo aver spostato il corpo del ragazzo che in quel momento sembrava senza vita, hanno cominciato a minacciarmi tutta la notte".

Le minacce

"Figlio di pxxxna, scendi e ti do tre secondi poi ti tiro una bottiglia di vodka sulla finestra. Tanto domani quando esce lo vedi in video che ti faccio io. Inutile dire che quella notte fui privato del sonno e a seguire ho dovuto chiamare molte altre sere le forze dell'ordine. Una volta uno di loro decise di rompere la nostra catena al cancello d'ingresso e entrò nonostante telecamere sorveglianza per dimostrare che poteva arrivare alla nostra porta.

Voglio raccontarvi come la nostra vita negli ultimi anni sia stata negativamente influenzata dal fenomeno delle baby gang, nello specifico di quelle che si aggirano nel paesino in cui viviamo, non lontano da Como. Seguiteci in questo video e se potete condividetelo, nella speranza che possa servire per smuovere un po' le acque, là dove le istituzioni sono incapaci di risolvere la situazione. Disturbo quiete pubblica, privazione del sonno, minacce anche a mano armata, violazione domicilio e costanti minacce. Due anni e mezzo chiamo costantemente forze dell'ordine. Sono a volte dovuto entrare da proprietà limitrofe con le autorizzazioni proprietari perché temevo per la mia incolumità."

A parlare è poi la compagna di Nicolò "Tre anni in uno stato d'ansia perenne, non riusciamo a dormire e usciamo poco perché poi dopo le 8 è difficile rientrare in casa senza avere paura".

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