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Cronaca Piazza del Popolo

Festa della Guardia di Finanza 2019 a Como: i finanzieri premiati

I riconoscimenti ai militari che si sono particolarmente distinti nel loro lavoro

Come ogni anno la festa della Guardia di Finanza a Como è stata l'occasione per premiare i finanzieri che si sono distinti in servizio. La cerimonia giovedì 27 giugno 2019 a Palazzo Terragni durante la quale il comandante provinciale Alberto Catalano ha tracciato il bilancio dell'attività.

Di seguito i nomi dei premiati e le motivazioni.

  1. Encomio semplice al capitano Carmine Guerriero, al brigadiere Alessandro Calbucci e all’ appuntato scelto Matteo Chiarappa della compagnia di Menaggio.

    Militare in forza ad una compagnia territoriale, eseguiva una speciale e complessa attività di polizia giudiziaria in materia di contrasto alle indebite percezioni di erogazioni a danno dello stato e degli enti pubblici previdenziali ed assistenziali nei confronti di soggetti che da circa quattro anni percepivano indebitamente pensioni sociali erogate in assenza dei previsti requisiti reddituali e patrimoniali. L’attività si concludeva con il sequestro preventivo in funzione della confisca di quasi 150.000 euro e il deferimento all’autorità giudiziaria di 7 soggetti responsabili.
     
  2. Encomio semplice all’appuntato scelto q.s. cinofilo Roberto Marchese, al finanziere scelto Davide Foti e finanziere scelto Antonio Palmiero del gruppo di Ponte Chiasso.

    Militare in forza ad un importante gruppo di frontiera, forniva determinante apporto personale nell’esecuzione di un’attività di polizia giudiziaria finalizzata alla repressione del traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L’attività posta in essere si concludeva con l’arresto di un responsabile e con il sequestro di 3,074 chilogrammi di cocaina, dell’autovettura nella quale era stata abilmente occultata la sostanza stupefacente, di due telefoni cellulari e di 1.110,00 euro.
     
  3. Encomio semplice al tenente colonnello Salvatore Mirarchi, maresciallo aiutante Antonio Iovine, maresciallo ordinario Marco Gioia, maresciallo Antonio Luongo del Gruppo Como.

    Militare in forza ad un gruppo territoriale, eseguiva una straordinaria operazione di servizio in materia di contraffazione e tutela del “made in italy”. il servizio si concludeva con il sequestro di 165.785 accessori per l’abbigliamento col marchio artefatto di una nota maison parigina del valore economico di 25 milioni di euro e destinati ai mercati statunitensi, sudamericani e canadesi, nonché di documentazione amministrativo-contabile mediante la quale è stato ricostruito, per il periodo analizzato, un giro d’affari illegale superiore a 175 milioni di euro.
     
  4. Encomio semplice al maresciallo aiutante mare Massimo Turri e al maresciallo capo mare Germano Jerry Gravante della sezione operativa navale lago di Lugano

    Militare in forza ad una sezione operativa navale svolgeva una complessa attività di polizia economico-finanziaria riconducibile alla tutela del demanio. L'attività di indagine, che portava all’individuazione dei responsabili di occupazione abusiva di aree del demanio lacuale aventi una superficie complessiva di 1.400 metri quadrati, si concludeva con la constatazione della mancata corresponsione all’erario di canoni demaniali per un importo di € 140.000
     
  5. Encomio solenne al tenente colonnello Riccardo Scuderi, al vicebrigadiere Massimo Li Pira e all’appuntato Tiziano Danzi del nucleo Pef Como.

    Militare in forza ad un nucleo di polizia economico finanziaria, eseguiva complesse indagini nei confronti di un’associazione per delinquere transnazionale dedita alla perpetrazione su vasta scala di frodi “carosello” all’iva nel settore del commercio di prodotti elettronici ed informatici. l’operazione consentiva di scoprire un’organizzazione criminale ramificata in italia ed altri 11 paesi europei, che controllava 54 società intestate a prestanome e persone di fiducia che movimentavano televisori, elettrodomestici e prodotti informatici facendo ricadere gli obblighi di pagamento dell’iva su imprese che non presentavano le dichiarazioni annuali, facevano sparire la contabilità e cessavano di esistere dopo pochi mesi. l’attività si concludeva con l’esecuzione di 17 ordinanze di custodia cautelare, la denuncia a piede libero di altre 22 persone per associazione per delinquere, emissione ed utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti pari a 300 milioni di euro ed il sequestro di beni di valore corrispondente alle imposte evase pari a 85 milioni di euro.
     
  6. Elogio al brigadiere capo Gabriele Camporelli, al vicebrigadiere Pantaleo Aprile e all’appuntato scelto Cristian Melis del gruppo di Ponte Chiasso.

    Militare in forza ad un importante gruppo di frontiera, volontariamente e gratuitamente, svolgeva una pregevole attività di istruttore di judo nei confronti di ragazzi con diversi gradi di disabilità, permettendo a questi ultimi di trarne notevoli benefici psicofisici e sviluppando negli stessi maggiore autostima. tale attività riscuoteva il vivo apprezzamento dei familiari dei giovani disabili e dell’intera comunità olgiatese. 

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