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Cronaca

Prefettura a 7,3 milioni, Provveditorato a 2 e mezzo, ex Caserma a 4,5: la Provincia vende tutto

L'ex Caserma di via Borgovico Maria Rita Livio ha scelto l'elenco di beni di proprietà della Provincia da alienare perché "non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali". E - almeno in potenza - già nell'anno in corso...

L'ex Caserma di via Borgovico

Maria Rita Livio ha scelto l'elenco di beni di proprietà della Provincia da alienare perché "non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali". E - almeno in potenza - già nell'anno in corso si ipotizza la cessione di due terreni a Pianello del Lario per 10.500 euro oltre che (dopo una scia di precedenti tentativi-flop) di Villa Porro Lambertenghi, a Cassina Rizzardi, per un'entrata possibile stimata in 2,5 milioni (oltre a terreni in vendita nello stesso Comune per circa 2,7 milioni). Ma questa è soltanto una minima parte del tesoro di Villa Saporiti che l'ente di via Borgovico intende dismettere da qui ai prossimi 3 anni. E i pezzi pregiati o pregiatissimi sono molti altri, come si può desumere consultando l'elenco che alleghiamo nella fotogallery in alto.

Il Palazzo del Governo in via Volta a Como, attuale sede della Prefettura La Prefettura di Como

Al di là di parti di porzioni di strade, appezzamenti e lotti vari dispersi a tutti gli angoli della provincia di Como, spiccano alcuni immobili molto noti nell'elenco delle vendite. Si va, per esempio, dai 3.590 metri quadrati dell'ex Caserma dei Carabinieri di via Borgovico (oggi occupata dai profughi), valutati 4 milioni e mezzo di euro, fino ai 2 milioni e 600mila euro per i 2.100 metri quadrati del Palazzo del Provveditorato agli Studi in via Zuccoli, sempre nel capoluogo; ma c'è anche la Prefettura di via Volta (4.460 metri quadrati al prezzo "modico" di 7 milioni e 300mila euro) e Palazzo Porro, in via Volta, nel cuore della città murata, destinato ad andare sul mercato per 4 milioni e 600mila euro.

Il tutto nell'ambito di una trentina tra edifici e lotti di terreni, per un piano di dismissioni triennali che potrebbe portare nelle casse della Provincia 25 milioni e 694mila euro (almeno nelle intenzioni di Villa Saporiti, perché il mercato non ha mancato di riservare cocenti delusioni ai tentativi di alienazioni pubbliche delle amministrazioni pubbliche). In più, va aggiunto che, sebbene la lista comprendente questi beni sia stata compilata dalla presidente Maria Rita Livio, sarà il consiglio provinciale, in ultima battuta, a decidere effettivamente cosa mandare sul mercato e cosa no.

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